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Questo articolo è stato pubblicato il 19 maggio 2011 alle ore 06:40.

LAMPEDUSA
«L'Europa potrebbe fare molto di più» sull'emergenza immigrazione. Il presidente della Cei, Cardinale Angelo Bagnasco, ieri è tornato a lanciare un appello «alla Ue e anche all'Italia che si devono ricordare di Lampedusa». Il porporato è arrivato ieri in visita sull'isola dove avrebbe dovuto visitare anche il centro di accoglienza, la visita è stata annullata a causa di vivaci proteste e atti di autolesionismo trai i circa duecento immigrati tunisini, che protestavano contro la politica dei rimpatri. Cinque di loro si sono lasciati andare a gesti autolesionisti, ferendosi con delle lamette. Bagnasco, che in un primo momento avrebbe dovuto far visita al centro, ha quindi proseguito la sua giornata con la cerimonia di commemorazione dei caduti in mare, celebrata su una motovedetta della Guardia costiera, di fronte all'isola dei Conigli.
La prima tappa della sua visita – dove era accompagnato dall'arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo e Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento – è stata alla parrocchia di Lampedusa dove ha celebrato la messa. «Essere davanti a situazioni umane gravi, come tutte quelle persone che scappano dai loro Paesi per un domani migliore – ha affermato durante l'omelia – è un appuntamento al quale la storia chiama l'Europa per misurare sé stessa, per verificare le proprie intenzioni e per costruire il suo volto nel mondo». Bagnasco ha spiegato di essere venuto a Lampedusa per far sentire vicina la Chiesa e «per incrociare il vostro sguardo e dirvi grazie per l'esempio di accoglienza cristiana che date, gesti concreti fatti secondo le vostre possibilità. Un esempio per tutti, specialmente – ha sottolineato – per quanti parlano molto e fanno poco».
L'Europa, ha osservato Bagnasco, «ha una grande opportunità di crescere sulla via della vera unità che è ben più profonda della via dell'unificazione». In questo momento, «ci si deve accorgere che i confini degli Stati sono i confini dell'Europa e che ciò che accade in un punto ha riflessi su tutto». Poi, uscendo dalla chiesa al termine della messa, ha ribadito ancora che «l'Europa potrebbe fare anche molto di più». Bagnasco ha incontrato anche i 20 operatori della sede siciliana dell'Inmp, l'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, che ha sede all'Ospedale civico di Palermo. Nella chiesa madre di San Gerlando, i medici, gli infermieri e i volontari dell'Inmp hanno partecipato alla messa celebrata dal cardinale e all'incontro che il presidente della Cei ha avuto con le organizzazioni di volontariato e le forze dell'ordine impegnate nell'emergenza immigrazione a Lampedusa.
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