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Questo articolo è stato pubblicato il 20 maggio 2011 alle ore 19:14.

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È la no tax zone la sorpresa di Berlusconi per Letizia. Pisapia promette una giunta senza spartizioniÈ la no tax zone la sorpresa di Berlusconi per Letizia. Pisapia promette una giunta senza spartizioni

Bossi non ha offeso solo lui ma tutti i milanesi che lo hanno votato. Giuliano Pisapia commenta così le dichiarazioni del leader leghista, poi ritrattate, che lo definivano «un matto» che «vuole riempire la città di immigrati e moschee». Forse Bossi non sa, dice il candidato sindaco del centrosinistra «che il centro multiculturale è già stato approvato dal piano del territorio del centrodestra». Quanto alle scuse offerte da Letizia Moratti dopo lo scontro nel faccia a faccia su Sky Tg 24 si dice disposto ad accettarle soltando se «lei dicesse apertamente chi le ha fornito le notizie false su di me e con chi ha organizzato quella messa in scena» in tv.

È a causa di quell'episodio, spiega Pisapia, che ora ha deciso di dire no a un nuovo dibattito con il sindaco uscente, da Vespa a Porta a Porta: «i confronti li faccio solo con persone leali». Intanto dal centrodestra Roberto Formigoni si rivolge direttamente ai giornalisti per puntualizzare che «la descrizione che è stata fatta della manifestazione dei disabili di giovedì non è corretta e non corrisponde integralmente alla verità». Secondo il governatore della Lombardia Letizia Moratti al termine del suo intervento è stata anche applaudita. Quei fischi, dice il sindaco uscente, non erano per me ma per il Governo.

Letizia Moratti è impegnata nella corsa ai quarantamila voti che la separano (almeno al primo turno) dal suo rivale. E dopo che il leader del Carroccio è sceso in campo per lei puntualizza: «Bossi difende i milanesi, Pisapia vuole modificare la legge affinchè i concorsi pubblici siano aperti agli stranieri in possesso del solo permesso di soggiorno o della residenza». In vista del ballottaggio Letizia Moratti ha già lanciato alcuni segnali nuovi: niente più ecopass per i residenti e 61 mila posti di lavoro all'anno grazie a Expo. Quanto alle cose fatte: «abbiamo messo sul tavolo 100 milioni per facilitare il microcredito per i giovani - dice il sindaco uscente - per le donne e chi assume, abbiamo dato prestiti d'onore a interessi minimi per incentivare la nascita e la crescita di giovani imprese. Abbiamo creato cinque incubatori di imprese che hanno fatto nascere 95 imprese giovani che oggi impiegano 550 ragazzi».

Giuliano Pisapia ha presentato il modello organizzativo che adoterrà per la macchina comunale in caso di elezione. Gli assessorati da 16 scendono a 12 (per legge) e lui li raggrupperà in 3 macro - aree: istituzionale, economica, sociale. Previsto un assessorato specifico per Expo, uno al branding della città (e comunicazione), un altro al benessere (tra i mandati c'è quello alla salute). Il sindaco, che terrà per se la delega al rapporto con i giovani, affiderà ad altrettanti uomini di fiducia i rapporti con tre aree specifiche perché gestioscano i rapporti con: cittadini (per diritti e pari opportunità), imprese e mondo del lavoro, diocesi e tutte le religioni praticate a Milano. Verranno inoltre istituiti tre nomine di garanzia: quella del presidente del consiglio regionale, che dovrà anche valutare l'efficacia delle politiche intraprese; l'autorità municipale per le garanzie civiche, chiamata a vigilare pure sulla trasparenza; il presidente della consulta per l'internazionalizzazione. Nomi: ancora nessuno, perché - dice Pisapia - «vogliamo partire dalle competenze per trovare le persone più adatte».

La nuova campagna del Pdl parte dai quartieri e dai mercati, dove da questa mattina militanti e candidati distribuiscono volantini che, citando letteralmente il programma di Giuliano Pisapia, avvertono i cittadini che con un sindaco di sinistra saranno meno sicuri, avranno meno lavoro e pagheranno più tasse. Sono stati predisposti volantini diversi quartiere per quartiere che spiegheranno il lavoro fatto in questi cinque anni dalla Giunta Moratti nelle zone. Il materiale arriverà anche in caseggiati e condomini, primo passo di una propaganda che approderà pure nei gazebo. La Lega ha pronti manifesti con l'espressione 'zingaropoli' utilizzata dal leader del Carroccio per definire la Milano di Pisapia. E il premier questa sera parla con una serie di interviste registrate a Tg1, Tg5, Tg2 ,Studio Aperto, più due reti locali della Lombardia.
Silvio Berlusconi e Umberto Bossi stanno anche lavorando a quella che nel centrodestra viene definita «una grande sorpresa» per Milano. Forse un comizio con i due leader del centrodestra, ma tra le idee c'è anche l'ipotesi di rilanciare il progetto di una no tax area a Milano per l'attività finanziaria e gli investimenti delle imprese. Progetto al quale Letizia Moratti ha lavorato nei mesi scorsi con il ministro Giulio Tremonti.

L'idea dal centrosinistra è commentata da Nichi Vendola: «Ormai credo che la disperazione sia la cifra del relativismo del centrodestra». Quanto a Pisapia secondo il governatore della Puglia «è il grimaldello che consente di rompere il muro» creato dal «centrodestra, fatto di conservazione e affarismo».

Occhi puntati anche sul candidato del Terzo polo, Manfredi Palmeri i cui voti potrebbero essere determinanti per il ballottagio. Dall'assemblea nazionale di Fli Palmeri rivela di aver ricevuto avances da Letizia Moratti. «Mi ha cercato una collaboratrice del sindaco, mi ha detto che lei vorrebbe incontrarmi». Tentativo fallito, però (almeno per ora): «Ho risposto semplicemente che sono molto lieto che la signora abbia ritrovato il mio numero di telefono».

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