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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2011 alle ore 15:49.

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Svolta nel giallo di Avetrana. Avviso di garanzia per Cosima Serrano, la zia di Sarah ScazziSvolta nel giallo di Avetrana. Avviso di garanzia per Cosima Serrano, la zia di Sarah Scazzi

Nuovi sviluppi nel giallo di Avetrana, il paese pugliese dove è stata assassinata Sarah Scazzi e per cui sono in carcere dall'autunno scorso la cugina Sabrina Misseri e suo padre Michele. Franco De Jaco, legale di Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri e madre di Sabrina, ha reso noto a «Chi l'ha visto?» che la sua assistita ha ricevuto un avviso di garanzia per concorso in omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere. «È un atto dovuto in riferimento alle perizie genetiche in programma il 25 maggio», ha spiegato il legale in una breve nota.

Intanto le indagini proseguono. Le consulenze genetiche previste per il 25 maggio sono state chieste ai Ris dalla procura di Taranto per esaminare e comparare i Dna di Michele e Sabrina Misseri con quello di Cosima Serrano (madre di Sabrina), del fratello di Miche, Carmine Misseri, di suo nipote Cosimo Cosma e di Ivano Russo, amico di Sabrina e di Sarah. Carmine Misseri e Cosimo Cosma sono già indagati per concorso in soppressione di cadavere e per questo sono stati arrestati nel febbraio scorso e scarcerati dopo circa un mese per disposizione del tribunale del riesame.

«L'informazione di garanzia - precisa l'avvocato Franco De Jaco, legale di Cosima Serrano - che non è un atto di incolpazione, è un atto dovuto alla luce degli accertamenti affidati ai Ris di Roma e che avranno luogo il 25 maggio prossimo. Era quindi necessario che Cosima Serrano avesse la possibilità di essere rappresentata da un proprio tecnico o da un proprio difensore». «Riteniamo comunque - afferma il penalista - di poter serenamente affidarci alla professionalità dei Ris di Roma non avendo nulla di cui ritenerci responsabili. Quindi, accogliamo con serenità l'ovvio provvedimento che ci consente di conoscere correttamente il procedimento in atto».

La comparazione dei Dna è stata chiesta dalla procura in relazione ad una delle ultime versioni dell'omicidio date da Michele Misseri e al conseguente sequestro di due compressori che i carabinieri fecero nel garage di casa Misseri.
In una lettera inviata al suo avvocato e datata 9 febbraio 2011, Michele Misseri si è infatti nuovamente autoaccusato del delitto scagionando la figlia Sabrina, in precedenza da lui stesso accusata. Michele Misseri scrive di aver strangolato Sarah con una corda nel garage di casa (dove la quindicenne sarebbe scesa per averlo sentito urlare): l'omicidio sarebbe avvenuto in un impeto d'ira scaturito dal fatto che non riusciva a far partire il suo trattore. Sarah, cadendo a terra, avrebbe urtato la testa contro un compressore. Per riscontrare la verosimiglianza della versione fornita dall'indagato, i carabinieri sequestrarono dunque due compressori trovati nel garage di casa Misseri.
Per compiere gli accertamenti tecnici e rilevare se su uno dei compressori vi siano tracce del Dna di Sarah ma anche di altre persone il 6 aprile scorso, dopo la notifica di inviti a comparire, nella caserma dei carabinieri di Avetrana fu prelevato Dna a Cosima Serrano, a Carmine Misseri e a Ivano Russo. A Cosma il Dna fu prelevato una settimana dopo per questioni procedurali.

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