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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2011 alle ore 22:15.

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Oggi è una giornata storica per Chrysler group. Il colosso di Detroit, parte del Gruppo Fiat, annuncia il rimborso dei 7,5 miliardi dollari che il governo statunitense e canadese avevano prestato alla società per evitarne il collasso durante la crisi economica. «È il giorno in cui saldiamo il debito, Chrysler riguadagnerà la propria indipendenza», ha detto l`amministratore delegato di Chrysler e Fiat Sergio Marchionne. Il rimborso, reso possibile dall'accordo sul rifinanziamento del debito raggiunto con le banche la settimana scorsa, arriva due anni dopo che il colosso di Detroit ha dovuto fare ricorso all'amministrazione controllata. Anche dopo che il prestito sarà rimborsato, annuncia il Wall Street Journal, i governi americano e canadese resteranno azionisti di minoranza.

L'operazione rimborso
Inoltre, la partecipazione di Fiat sale oggi dal 30 al 46 per cento (con l'obiettivo di arrivare almeno al 51% entro la fine dell'anno) pagando circa 1,3 miliardi di dollari e la casa automobilistica italiana potrebbe avere 130 concessionarie negli Stati Uniti entro fine anno, dalle attuali 58. Un nuovo salone, di proprietà di Galeana Automotive Group e il primo in Michigan, è stato inaugurato ieri a Macomb, alla presenza di Marchionne e di circa cento ospiti: vi saranno venduti i quattro modelli della Fiat 500, con prezzo dai 15.500 ai 25.500 dollari, personalizzati per venire incontro al gusto degli americani, come ha precisato Laura Soave, responsabile di Fiat in Nord America.

Rimborsare i fondi, ha spiegato Marchionne, consentirà a Chrysler di risparmiare 300 milioni di dollari all'anno di interessi sul prestito che non dovranno più essere pagati. «Fiat diventerà una parte significativa dello scenario automobilistico americano», ha detto il numero uno del Lingotto.

L'annuncio ufficiale
L'annuncio ufficiale sul rimborso del prestito Marchionne lo darà appunto oggi, durante un evento allo stabilimento di Sterling Heights, in Michigan. L'impianto, che nel 2009 sembrava condannato a chiudere così come la Chrysler a fallire, rappresenta l'emblema di questa rinascita con la produzione della berlina Chrysler 200 protagonista dello spot da record con Eminem, lanciato durante il Super Bowl.

L'appuntamento è per le 14.15 (le 20.15 in Italia) quando con Marchionne farà il suo discorso celebrativo da Sterling Heights in video conferenza con tutti gli altri impianti Chrysler. A rappresentare il governo degli Usa ci saranno Ron Bloom, al quale Barack Obama ha affidato l'industria manifatturiera, e Brian Deese, vicedirettore del National Economic Council. Interverrà, inoltre, il vice presidente del sindacato dell'auto americano Uaw con la delega sulla Chrysler, General Holiefield.

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