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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2011 alle ore 11:41.

Le imprese italiane sono in recupero, ma hanno ancora problemi di accesso al credito. In difficoltà poi il settore delle costruzioni: l'indice di produzione, che era sceso dell'11,6% nel 2009, è diminuito ancora del 3,5% nella media 2010. Lo rileva l'Istat, nel rapporto annuale, presentato alla Camera, che sottolinea come «lo scorso anno si sia registrata - nella media - una crescita generalizzata tra i settori di attività economica, con la sola rilevante eccezione del comparto delle costruzioni, dove permane una tendenza negativa».

Bene la domanda estera
Nell'industria la ripresa è stata trainata soprattutto dalla domanda estera e presenta differenze notevoli tra settori. I livelli produttivi industriali restano, in genere, notevolmente inferiori rispetto a quelli precedenti la crisi. Nei servizi, «il recupero si concentra soprattutto nel commercio all'ingrosso, nel trasporto aereo e, parzialmente, nel turismo». L'Istat osserva inoltre che «considerando l'intero periodo di espansione ciclica, che va dal livello minimo del marzo 2009 sino a febbraio 2011 (dato più recente), il recupero maggiore tra i raggruppamenti principali di industrie si è registrato nei prodotti intermedi e nei beni strumentali, cresciuti rispettivamente del 17,6 e 13,7 per cento. Meno marcata è risultata la risalita dei beni di consumo (+6,7%: +4,8 i durevoli e +7% i non durevoli) e di quelli energetici (+2,4 per cento)».

Cala l'occupazione nelle imprese
Dal punto di vista settoriale, si conferma poi quanto la crisi abbia investito l'economia reale soprattutto nei comparti "tradizionali" e in quelli di scala: l'industria manifatturiero-estrattiva e le costruzioni si segnalano per le percentuali più elevate di imprese che vedono diminuire l'occupazione in entrambi i periodi. Del resto sono significativamente più elevati anche i casi di iniziali espansioni seguite da contrazioni occupazionali.

Accesso al credito più difficile
Crescono pure le difficoltà di accesso al credito per le imprese: fra le imprese con almeno dieci addetti, circa una su due ha cercato finanziamenti sui mercati creditizi (52% delle imprese intervistate contro il 36,5% nel 2007) con un «deciso incremento dei casi di insuccesso o successo parziale» arrivati al 35,6% contro il 16,1% del 2007.

Le imprese che hanno cercato finanziamenti sono attive soprattutto nei settori industria, costruzioni, servizi di informazione e comunicazione, attività professionali, scientifiche e tecniche, altri servizi. Oltre il 40% delle imprese che ha cercato finanziamenti giudica la propria situazione finanziaria e il rapporto debito/fatturato in peggioramento rispetto al 2007 mentre il 22% percepisce un miglioramento degli assetti finanziari «e le rimanenti indicano una situazione finanziaria stabile».

In merito al mercato finanziario, «i peggioramenti più frequenti percepiti da oltre il 40% delle imprese si osservano con riferimento alla disponibilità delle banche a erogare finanziamenti alle condizioni di costo. Invece, l'onere e lo sforzo - conclude Istat - per reperire finanziamenti e altri aspetti dei mercati vengono ritenuti invariati dalla metà circa delle imprese».

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