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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2011 alle ore 06:37.

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ATENE. Dal nostro inviato
Mentre accelera la partita di dismissioni elleniche da 50 miliardi di euro, le banche straniere si sono già accaparrate un posto in prima fila come advisor per lo studio preparatorio dell'eventuale dismissione o valorizzazione di beni, che vuol dire commissioni d'oro comunque vada a finire. Tra i consulenti delle privatizzazioni, ci sono tutti i più bei nomi del settore: francesi, tedeschi, inglesi, svizzeri americani e spagnoli. Mancano solo gli italiani. Ogni partner straniero sarà accompagnato sempre da una banca greca a salvaguardia degli interessi nazionali.
La selezione dei consulenti per ristrutturare, privatizzare e verificare la valorizzazione di beni immobiliari è stata decisa dal comitato ministeriale per le privatizzazioni e la ristrutturazione (Deaa) su proposta del ministro dell'Economia greco il 18 maggio. Ora che la trojka Ue-Fmi-Bce ha ottenuto che l'elenco delle società da privatizzare si allunghi a Ote e Post Bank, il ministero ha fatto sapere che a breve renderà noti i nomi dell'advisor per la Ote e la Public Power Corp, energia.
Intanto già sono noti alcuni advisor: Deutsche Bank si occuperà della Opap, la ricca società di scommesse sportive e casinò, mentre il Credit Suisse penserà a valorizzare le lotterie di stato, una vera passione dei greci. Al Crédit Agricole gli ippodromi e le corse dei cavalli mentre alla Societé Générale spetterà occuparsi dei veicoli industriali della Elbo. Il trio anglosassone Ernst&Young, Rothschild e Barclays Bank PLC si prenderà cura delle concessioni autostradali (su cui ci potrebbero essere interessi italiani) mentre la HSBC punterà a valorizzare il giacimento di gas sud di Kavala.
Alla PricewaterhouseCoopers l'arduo compito di rimettere in sesto e valorizzare le ferrovie Ose e la Trainose (in perdita cronica) mentre all'americana Citigroup il compito di valorizzare i terreni del vecchio aeroporto di Atene ora in completo abbandono.
L'importante azienda del gas (Depa) sarà appannaggio degli svizzeri di UBS e degli inglesi di Rothschild mentre la KPMG dovrà cercare di dare suggerimenti per lo strategico settore della Difesa (EAS) che va ridotto di peso vista la grave situazione economica. La banca d'investimento francese di Boulevard Hausmmann, Lazard, dovrà cercare compratori per 4 Airbus A380 costruiti a Tolosa appunto e scorporare le attività cedibili al mercato del Fondo depositi e prestiti (Tsi).
La francese BNP Paribas invece si occuperà del rinnovo dei contratti dell'aeroporto internazionale di Atene, oggi saldamente in mano ai tedeschi. Le frequenze invece saranno compito della società di consulenza Analysys Mason. Insomma la squadra tecnica è pronta per fornire i dettagli e i piani migliori ai politici, terrorizzati però dalle proteste dei sindacati che chiedono il mantenimento dei livelli occupazionali.
Non manca quasi nessuna banca d'investimento ai saldi di Stato, salvo gli italiani.
La partita più ricca e complessa è quella del patrimonio immobiliare e dei terreni dello Stato. Il Governo ha cercato di fare un censimento delle sue proprietà trovando una situazione completamente confusa. Il piatto però è quello più appetibile, con stime di valore che variano tra i 280 fino ai 350 miliardi, quanto basterebbe per cancellare l'intero debito pubblico che viaggia sui 340 miliardi. L'operazione però non è così semplice. E per questa si è pensato a un fondo sovrano e a un pool di advisor di sole banche greche. Dove però c'è l'Emporiki, la banca posseduta dai francesi del Crédit Agricole.
All'appello della lista dei consulenti per le privatizzazioni mancano la PPC (energia) e la quota del 16% della Ote (tlc), ma ieri il ministero ha fatto sapere che renderà noto a breve i nomi mancanti. Tra i favoriti all'acquisizione degli acquedotti spiccano i francesi di Veolia e di Suez, anche se non manca l'interesse degli australiani di Macquarie.
Per la Ote c'è già un'opzione a cedere il 16% al socio Deutsche Telekom che ha il 30%, anche se non è escluso che i tedeschi tentino di rivedere il prezzo concordato, dato che oggi è superiore agli attuali valori di Borsa e che i greci sono con l'acqua alla gola.
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