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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2011 alle ore 18:48.
Il Giappone intende organizzare entro il 2012 un summit al più alto livello sulla sicurezza nucleare: lo ha annunciato il premier nipponico Naoto Kan a Deauville, dove partecipa ai lavori del G8. Già il prossimo 7 giugno una trentina di paesi si riuniranno a Parigi per discutere sul tema della cooperazione in materia di sicurezza nucleare, dopo l'incidente della centrale di Fukushima. Il seminario, secondo un comunicato del ministero dell'Ecologia francese «permetterà di approfondire le conclusioni del G-8 e di preparare la riunione dell'Agenzia internazionale dell'Energia atomica (Aiea) in agenda dal 20 al 24 giugno a Vienna».
A Deauville il primo ministro giapponese ha aggiornato i colleghi sulla situazione alla centrale di Fukushima, danneggiata dal tremendo sisma-tsunami dell'11 marzo, che ha fatto più di 20mila vittime, fra morti e dispersi, nel nordest del paese. Secondo una bozza della dichiarazione finale del G-8 - anticipata nei principali contenuti dall'agenzia France Presse - i leader dei paesi più industrializzati si dicono «completamente fiduciosi» nella capacità che il Giappone avrà di superare la catastrofe nucleare di Fukushima e di mettere in atto rapidamente le condizioni di una ripresa economica e sono pronti a fornire il loro aiuto, se sarà necessario. Sempre nella bozza si legge che i capi di Stato e di governo vogliono «esprimere la loro simpatia sincera alle vittime e la loro solidarietà al popolo e al governo giapponese».
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