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Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2011 alle ore 11:30.

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Silvio Berlusconi con Dominique Strauss-Kahn (Afp)Silvio Berlusconi con Dominique Strauss-Kahn (Afp)

Dominique Strauss Kahn e Silvio Berlusconi: sono tutti e due uomini di potere accusati di reati sessuali, ma bisogna parlare di "Berluskahn"? Se lo domanda il Nouvel Observateur, nel riprendere un articolo dell'Agence France Press – molto gettonato sul web - che analizza differenze e similitudini tra i due scandali che hanno travolto i due leader europei.

L'ex direttore generale del Fondo monetario internazionale è perseguito per violenza sessuale, il premier italiano per ricorso alla prostituzione minorile. Il processo del Rubygate riprende oggi a Milano. «Se le accuse differiscono, taluni vedono delle similitudini tra i due casi, fino a soprannominare il capo del governo italiano Berluskahn», si legge sul Nouvel Obs.

«Il parallelo salta agli occhi», ha detto all'Afp Chiara Volpato, filosofa e docente di psicologia sociale a Milano. «In entrambi i casi, se le accuse sono confermate, è il potere che porta alla disumanizzazione dell'altro, essi non vedono nella donna che lo strumento del loro piacere».
Anche Michela Marzano, ricercatrice al centro di ricerca scientifica francese Cnrs, vede delle similitudini: «Prima di tutto l'abuso di potere: dal momento in cui uno è al potere, pensa di poter fare tutto, di essere al di sopra delle leggi».

Michela Marzano «è stata colpita dal machismo delle reazioni in Francia, dove la gente si è focalizzata su Dsk piuttosto che sulla sua presunta vittima». «In Italia, la situazione è particolarmente degradata. Per ragioni culturali, gli uomini si inorgogliscono di essere machisti, ma anche la Francia deve interrogarsi».

In entrambi i casi, la studiosa sottolinea una "vittimizzazione" del presunto colpevole. In Francia, nel caso Dsk, la maggioranza dei francesi ha subito pensato che il direttore dell'Fmi fosse vittima di un complotto. E in Italia, Berlusconi ripete ogni giorno di essere vittima dei magistrati.

«Eppure le accuse contro i due uomini sono molto diverse», si legge ancora sul Nouvel Obs.
«Nel caso Berlusconi, non c'è coercizione, non c'è violenza sessuale», puntualizza la criminologa Isabella Merzagora. E Giuliano Ferrara, "incensatore" di Berlusconi, ha sostenuto alla Rai che non c'è nessun rapporto tra le violenze imputate a Strauss-Kahn e «l'arena orientale dove simpatiche signorine erano incantate di essere ospiti di un signore così ricco».

Marco Travaglio non ha dubbi nell'accomunare le due vicende, tanto che in un graffiante editoriale del Fatto Quotidiano ha invitato Strauss-Kahn a trasferirsi in Italia, dove può avere «un grande avvenire politico».
Per i diversi capi d'accusa, conclude l'articolo, Dsk rischia da 15 a 74 anni di prigione, Berlusconi tre anni per sollecitazione di prostituta minorenne e dieci per concussione. «Tutti e due proclamano la loro innocenza».

L'appuntamento di martedì 31 maggio del processo sul Rubygate è segnalato da vari media esteri. Tra questi, l'Economist, che lo inserisce nell'agenda della settimana con il titolo «Berlusconi a processo, di nuovo» e un'eloquente vignetta. Come nell'affresco di Michelangelo in cui Adamo tende la mano al Creatore, anche Berlusconi tende la mano, ma il polso è ammanettato e dall'altra parte c'è un poliziotto che difende fanciulle svestite.

In vista della ripresa del processo del Rubygate, rimbalzano sulla stampa inglese le rivelazioni fatte di recente a La Zanzara di Radio24 da Sabina Began, la showgirl soprannominata "l'Ape Regina".
«Attrice sostiene che Silvio Berlusconi l'ha aiutata a trovare Dio», titola il Telegraph. L'attrice, la quale sostiene che aiutava a organizzare le feste "bunga bunga" del premier, «ha rivelato come lui l'ha avvicinata a Dio».

«Grazie a lui sono diventata religiosa… Lui ama Dio, parla a Dio. E' un uomo di fede e la sua casa è decorata di crocifissi… E' molto spirituale e mi ha fatto diventare spirituale». La Began sostiene che non succedeva niente di sessuale nelle feste che lei organizzava: «Si mangiava, si cantava e si danzava, nient'altro».

Le sue dichiarazioni hanno suscitato sorpresa e sono state accolte con "incredulità" dal conduttore del programma che più volte ha chiesto «Sta scherzando, vero?».
Le autorità ecclesiastiche, ricorda il Telegraph, sono state "scioccate" dagli eventi che si dice si svolgessero alla villa di Berlusconi e lo staff del premier ha lavorato dietro le quinte per ricucire le relazioni con la gerarchia cattolica".

Anche il Daily Mail rilancia la storia: «Berlusconi mi ha portato a credere in Dio, dice attrice che aiutava a organizzare le feste bunga bunga».

Il quotidiano ricorda che nella casa di Arcore – soprannominata "Hardcore" (allusione ai festini "hard" che avrebbe ospitato) – decine di starlette e modelle avrebbero partecipato a feste e ricevuto soldi dal premier per fare sesso con lui e fare spogliarelli. Ma nell'intervista radiofonica la Began ha insistito che stava dicendo la verità.

I pm che hanno indagato sulle feste per diversi mesi – precisa il Daily Mail - hanno accusato Berlusconi di avere fatto sesso con una prostituta minorenne di nome Karima al Marough. Il processo riprende domani, ma Berlusconi ha già fatto sapere che non ci sarà perché in visita a Bucarest.

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