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Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2011 alle ore 14:51.

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Amina AbdallahAmina Abdallah

Amina, giovane siriana curatrice del blog in inglese «A Gay girl in Damascus», sarebbe stata arrestata nelle ultime 24 ore a Damasco da agenti della polizia segreta e condotta in un luogo sconosciuto. Lo ha denunciato con un posto sul suo stesso blog Rania, cugina di Amina Arraf, più nota come Amina Abdallah, che precisa che Amina è stata fermata da tre agenti in borghese armati e costretta a entrare nella loro auto nei pressi della piazza degli Abbasidi della capitale siriana.

Figlia di un'americana e di un siriano, Amina ha la doppia cittadinanza e ha vissuto a lungo negli Stati Uniti. Era tornata in Siria nell'estate 2010 e sul suo blog raccontava la vita di una ragazza omossessule in Siria, dove l'omossessualità è considerata un reato come in gran parte dei Paesi arabi. Dallo scoppio delle proteste anti-regime nel marzo scorso e con la conseguente espulsione di gran parte dei giornalisti stanieri dalla Siria, il blog di Amina è diventata una delle fonti di notizie per la stampa internazionale.

C'è un precedente di un'arrestata da un regime con passaporto statunitense: si tratta di Roxana Saberi, giornalista iraniano-americana a lungo detenuta nelle carceri iraniane accusata di spionaggio dal governo di Teheran.

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