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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2011 alle ore 09:40.

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Batterio killer, la Germania revoca lo stato di allerta su cetrioli e lattugaBatterio killer, la Germania revoca lo stato di allerta su cetrioli e lattuga

La Germania ha dichiarato il cessato allarme sul consumo di cetrioli, insalate e pomodori crudi. Andreas Hensel, direttore dell'Istituto nazionale per la valutazione del rischio (Bfr), il laboratorio di riferimento per il batterio E. Coli nel cibo, ha comunque sottolineato che l'allarme sui germogli rimane. Le autorità sanitarie tedesche hanno intanto annunciato che l'azienda della Bassa Sassonia produttrice di germogli e sospettata di essere al centro dell'epidemia di E. Coli è da oggi ufficialmente chiusa e che tutti i suoi prodotti verranno ritirati dal commercio. All'azienda sarebbe riconducibile circa la metà dei casi registrati in cinque regioni tedesche.

Commissione Ue, si vede la fine del tunnel

Commentando gli ultimi risultati delle analisi e la decisione della Germania di togliere l'allarme sul consumo di verdure crude, il portavoce del commissario Ue alla salute, Frederic Vincent, ha dichiarato che «si comincia a vedere la fine del tunnel».

Biologi, contaminazione avvenuta nei semi
Si continuano nel frattempo a cercare le cause dell'epidemia. Secondo il presidente dell'Ordine nazionale dei biologi, Ermanno Calcatelli, la contaminazione dei germogli di soia e di legumi in genere «potrebbe essere avvenuta nei semi venuti a contatto con acqua di fogna o con dei fertilizzanti». «Non bisogna dimenticare - ha precisato Calcatelli a margine di una conferenza su biologia e nutrizione - che alla base della composizione dei fertilizzanti c'è la presenza di letame e dal momento che la contaminazione è avvenuta per via oro-fecale questa via potrebbe spiegare l'origine della contaminazione dei semi». Il biologo ha sottolineato che sono però necessari ulteriori approfonditi esami sulla popolazione, sugli stili alimentari e la ripetitività di alcuni alimenti prima di potere esprimere con certezza l'iter che ha seguito il batterio Escherichia Coli.

Barroso: ok da Russia a revoca bando sulle verdure Ue
Il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, ha intanto detto che la Russia avrebbe accettato di togliere l'embargo sulla verdura europea imposto da Mosca a causa del batterio killer. , Parlando a margine del summit annuale Ue-Russia aperto stamane a Nizhni Novgorod (al centro della Russia europe) Barroso ha detto che la Commissione da lui presieduta ha concordato «la sospensione del bando sulla verdura dell'Unione europea» e che il presidente russo, Dmitri Medvedev, ha confermato che Mosca riprenderà le importazioni di verdura dall'Ue.

Copagri: «Basta annunci, ci vuole chiarezza»
Duri i commenti delle associazioni agricole italiane. «Si passa da un allarme all'altro senza sufficiente certezza con conseguenze devastanti per gli agricoltori». Così la Copagri ha accolto l'odierno annuncio dell'istituto scientifico tedesco Robert Koch che imputerebbe, con «molta probabilità», ai germogli di fagioli la responsabilità dell'epidemia di E.coli. L'associazione, sottolineando come non vi sia ancora assoluta certezza sulla fonte del contagio, ha ribadito la sicurezza dei prodotti ortofrutticoli e del sistema di controlli nel nostro Paese. Secondo Copagri sono insufficienti i 210 milioni di euro di risarcimenti ai produttori agricoli proposti dalla Commissione europea, mentre vi è la necessità di aiuti proporzionati ai danni accertati fin d'ora (solo in Italia 150 milioni di euro) e alle stime sulle prospettive.

Coldiretti: «Stop allarme vale 460 milioni di euro»
Il cessato allarme-batterio killer per le verdure vale 460 milioni di euro per il made in Italy. La stima è della Coldiretti. Sono infatti pari a «dodicimila tonnellate le verdure Made in Italy che negli ultimi dieci giorni non hanno potuto raggiungere la Germania a seguito delle disdette degli ordini determinata dal consiglio generalizzato delle autorità tedesche a non consumare verdure fresche, che è stato finalmente ritirato». La Germania - si legge in una notta la Coldiretti - è il principale mercato di sbocco delle produzioni ortofrutticole Made in Italy con un valore delle esportazioni che solo per verdure e legumi freschi è pari a 460 milioni di euro nel 2010 e riguarda soprattutto questi mesi in cui si concentra la produzione nazionale.

Il numero delle vittime tedesche sale a 33
Il batterio killer ha intanto fatto un'altra vittima, portando il bilancio dell'epidemia a 33 morti (la stragrande maggioranza in Germania). Lo rende noto il ministero della Salute della Bassa Sassonia dove é oggi morta una donna di 75 anni.

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