Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2011 alle ore 20:25.

My24
La crisi non frena il calcio europeo. Fatturato 2010 a quota 16,3 miliardiLa crisi non frena il calcio europeo. Fatturato 2010 a quota 16,3 miliardi

"Nonostante la crisi economica e finanziaria degli ultimi anni, il business del calcio europeo ha generato ricavi sempre in crescita senza particolari flessioni. Infatti, nel 2009-10 il dato di riferimento è pari a 16,3 miliardi e corrisponde a un incremento del 4%. Dati positivi, dunque, ma che richiedono un controllo dei costi più accurato. Altro tema da affrontare, infatti, è l'indicatore principale delle performance economiche, ovvero il rapporto stipendi/ricavi: ed ecco che spunta la ‘maglia nera' rappresentata dall'Italia che rispetto alle altre realtà presenta un indicatore più elevato pari al 77 per cento".

Con questo incipit Dario Righetti, partner Deloitte, ha avviato la riflessione sullo stato di salute del calcio italiano e di quello continentale, in occasione della presentazione ufficiale, sabato, del "Rapporto annuale sull'economia del calcio europeo" curato da Deloitte e del 15° master internazionale in strategia e pianificazione delle organizzazioni, degli eventi e degli impianti sportivi delle Università di San Marino e Parma.

"La strada da intraprendere – ha aggiunto Righetti – è quella della riduzione progressiva degli stipendi, mentre i ricavi vanno aumentati attraverso la realizzazione di stadi per le società che possano affrontare la ‘sfida'. Ma è fondamentale, un maggiore investimento sul settore giovanile. Espressione di queste buone pratiche si trovano nell'organizzazione della Bundesliga che, proprio per questo, dovrebbe essere un chiaro esempio di riferimento per l'Italia".

La Germania dovrebbe essere il modello a cui guardare, dunque. "Il problema è che le società in Italia – ha chiarito Riccardo Raffo, partner Deloitte - perdono o al massimo, per quanto riguarda le maggiori, chiudono con pareggi. E questo dato si rivela in controtendenza se rapportato al fatturato che negli ultimi 10 anni è sempre cresciuto, addirittura del 50%, senza però scongiurare il problema. Ora sono state introdotte nuove norme che impongono un'inevitabile inversione di marcia: da adesso in poi non conterà più il solo risultato sportivo, ma anche il lato economico dovrà essere tenuto in considerazione".

Secondo Marco Brunelli, direttore generale Lega Serie A, il calcio, "non è un settore che sta retrocedendo: lo conferma il dato sulla percentuale di crescita del fatturato in quest'ultimo decennio. Nell'anno della crisi universale dell'economia, inoltre, è stato registrato un incremento del 30% dei diritti televisivi. In questo momento il calcio italiano sta attraversando un momento di ineguagliabile disequilibrio che, se non verrà colmato in qualche modo, attraverserà momenti di grande instabilità".

"Più che mai in questo periodo – ha aggiunto Umberto Lago, docente economia e gestione delle imprese presso l'Università di Bologna – si rende necessario un intervento decisivo che vada a concentrarsi sulla questione ‘ricavi', da perseguire con la costruzione di stadi di proprietà, su una nuova legge per combattere il fenomeno della contraffazione e che possa consentire maggiori ricavi anche grazie allo sfruttamento dell'immagine e della marca, e sul versante costi per quanto riguarda gli stipendi dei giocatori, lavorando sulla rosa stessa e sul settore giovanile". Decisivo sarà l'impatto del Financial Fair Play che ha l'obiettivo di calmierare i costi spingendo le società ad investire risorse nella realizzazione degli stadi e nel settore giovanile.

"Eppure le società – ha sottolineato lo storico e sociologo Pierre Lanfranchi - continuano a percorrere la strada di sempre senza investire, come suggeriscono le nuove strategie, sui settori giovanili e sulla realizzazione di stadi. Mi pare ci sia una grande abitudine a ricevere: di fatto sono i diritti televisivi che portano una grande quantità di denaro alle società. Costruiamo stadi e da questo riceveremo sicuramente benefici a 360 gradi".

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi