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Questo articolo è stato pubblicato il 15 giugno 2011 alle ore 07:58.

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L'ultimo è stato Angelo Falchetti, che a fine maggio ha lasciato l'assessorato al Bilancio del Comune di Firenze ed è stato nominato presidente di Mercafir, la partecipata del Comune che gestisce il mercato all'ingrosso di Novoli. Il passaggio è stato reso possibile da un parere dell'Antitrust, che curiosamente ha rubricato i centri alimentari fra gli «enti strumentali» e non fra i «servizi pubblici», e rinverdisce una tradizione che a Firenze è rigogliosa.

Nel 2009, quando mise mano ai vertici delle partecipate, il sindaco Matteo Renzi pescò a tutto campo, dal Pd Erasmo D'Angelis (ex consigliere regionale, divenuto presidente di Publiacqua) al Pdl Carlo Bevilacqua (ex capogruppo in consiglio provinciale, poi presidente di Firenze Parcheggi).

Lo sforzo interpretativo è subito diventato un classico fra gli amministratori locali in cerca di scorciatoie alle incompatibilità. A Milano, per esempio, se ne è servito Giulio Gallera, capogruppo Pdl rieletto in consiglio comunale, che ha confidato sul fatto che Ecodeco, la società che presiede, è attiva nell'energia (esclusa dai vincoli) oltre che nell'ambiente. Le strade più gettonate, del resto, sono proprio quelle che passano fra enti e società senza cambiare livello di governo, e che l'anno scorso, nei mesi che hanno preceduto il via libera definitivo al regolamento sulle incompatibilità, sono state particolarmente affollate.

Ad Aosta, per esempio, l'ex sindaco Guido Grimod ha potuto planare al vertice dell'azienda di pubblici servizi, che nel capoluogo della Vallée gestisce un po' di tutto (dalla mobilità alle farmacie, passando per i servizi cimiteriali) ed è quasi un Comune 'in seconda'.

A Napoli, invece, nel consiglio di amministrazione di Napoli Orientale si incontra Sabatino Santangelo, vicesindaco nella giunta Iervolino (aveva però rinunciato agli emolumenti da consigliere). Alla presidenza di Bagnolifutura, invece, siede Riccardo Marone, che in curriculum ha tra gli altri l'incarico di vicesindaco (e di sindaco facente funzione quando Antonio Bassolino divenne ministro del Lavoro nel governo D'Alema).

A Palermo, invece, prima di gettare la spugna e consegnarsi al commissario liquidatore, la Gesip (creata per gestire rifiuti urbani e manutenzione, ma soprattutto per «nuove opportunità d'impiego per le fasce più deboli del mercato del lavoro», come spiega il sito della società) era nelle cure di Pippo Enea, assessore con varie deleghe al Comune dal 2001 al 2009. (G.Tr.)

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