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Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2011 alle ore 15:26.

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Ascona, cittadina svizzera sul Lago Maggiore con vocazione turistica di alto livello, ha inaugurato da pochi giorni la nuova pavimentazione del suo Lungolago. La notizia in sé non è certo sensazionale, ma nel progetto era previsto anche il rifacimento del sistema illuminante che è stato eseguito dallo studio italiano di lighting designer Consuline.

«Grazie a un complesso sistema informatico, ideato in collaborazione con l'azienda italiana Targetti, siamo stati in grado di connettere le scenografie luminose con le condizioni meteorologiche e ambientali, replicano i colori giornalieri della luce di Ascona e del lago», spiega l'architetto Francesco Iannone della Consuline. Due telecamere collegate al sistema registrano i colori e con un sofisticato sistema colorimetrico, fissano le triplette cromatiche e la luce del lago circa un'ora prima del tramonto trasmettono i dati al computer che va a scegliere tra le scenografie disponibili, quella corrispondente. Alla base di ogni platano che compone l'imponente filare del lungolago sono state posizionate due fonti luminose a led di nuova generazione.

Le scenografie luminose mutano ogni sera.
Le scene da noi progettate – puntualizza Francesco Iannone – sono state create in base ai colori del borgo, alla sua personalità e alla sua storia. Ascona è stata la città che nei primi del ‘900 ha accolto artisti e filosofi d'avanguardia , un nome su tutti Rudolf Steiner , inventore di un nuovo sistema pedagogico (scuole steineriane), che ha divulgato la teosofia, un modo di vedere che è in sincrono con le ultime teorie della percezione che sostengono la visione dello spirito come chiave di lettura della realtà".

Questa vocazione artistica e filosofica è rimasta ancora nello spirito di questo borgo svizzero che tuttora ospita numerose importanti gallerie d'arte. Di conseguenza anche il semplice rifacimento della pavimentazione della piazza e del Lungolago si è trasformato in un progetto artistico e tecnologico d'avanguardia, il primo al mondo. Ed è grazie a questo progetto rivoluzionario che Ascona sarà la prima città ad avere replicate di sera le luci e i colori del giorno. Non è quindi l'uomo che sceglie le luci e nemmeno il computer, ma solo madre natura con le sue inimitabili suggestioni cromatiche. Il progetto "luci" di Ascona sarà presentato durante il prossimo "Professional Lighting Design Convention" che si svolgerà dal 20 al 22 ottobre prossimo a Madrid.

Aldo Rampazzi , sindaco di Ascona illustra così la nascita del progetto «Abbiamo voluto rendere la piazza e il Lungolago del nostro borgo una zona completamente pedonale, eliminando tutti quegli elementi che ormai erano inutili come la strada e il marciapiede. I protagonisti principali del progetto sono stati i centenari platani del lungolago che scandiscono con la loro prestanza gli spazi della passeggiata. Oggi questa area oltre a essere luogo di manifestazioni di vario tipo è soprattutto un luogo di transito, di sogni ad occhi aperti, di incontri ». L'intervento è stato una lavoro di squadra molto efficiente che ha visto collaborare il Consorzio architetti Rolando Zuccolo con Luckas Meyer e Ira Piattini che si sono occupati principalmente del rifacimento della pavimentazione, lo studio Consuline e la Targetti per le luci e l'Azienda elettrica municipale con il suo direttore ingegnere Paolo Brusa.

"Il nostro intervento- racconta Rolando Zuccolo – ha voluto trovare perfetta corrispondenza con il titolo del concorso architettonico del Comune di Ascona "la forma dell'acqua" (citazione di un romanzo di Andrea Cammilleri n.d.r.). Adesso la piazza e il lungolago non hanno soluzione di continuità ma sono semplicemente delineate da una diversa pavimentazione, la piazza il porfido a blocchetti, la promenade intersecata dai platani, con beole di pietra grigia tipica della zona". Ora lo spazio è unitario, pur essendo ben scandito nelle sue diverse fruibilità, l'area del parco a lago dove si sosta sulle panchine per ammirare il lago e la zona veicolare dove si transita più velocemente.

La coordinazione degli interventi sull'impianto luce è stata seguita da Paolo Brusa che d'ora in avanti gestirà il software che illumina di sera il lungolago. " Sebbene il sistema che lavora via ethernet sia autonomo è possibile eseguire delle modifiche nel caso sia necessario avere una colorazione particolare delle luci, per un evento specifico. Questo è stato il primo passo, prossimamente l'intenzione è quella di estendere l'intervento illuminante anche alla parte storica del borgo per dare continuità e omogeneità e soprattutto limitare l'inquinamento luminoso". "La forma dell'acqua" ha dato forma anche alle luci.

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