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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2011 alle ore 12:15.

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«Ci segua». «Ho l'immunità». Ecco le intercettazioni dell'arresto di Strauss-Kahn«Ci segua». «Ho l'immunità». Ecco le intercettazioni dell'arresto di Strauss-Kahn

«Pronto, qui parla l'ufficio Lost and Found». «Salve, come va? Sono Dominique Strauss-Kahn, ero ospite da voi: ho lasciato lì il mio cellulare». Iniziano così le dieci pagine di conversazioni intercettate subito dopo il presunto stupro della cameriera del Sofitel di New York da parte dell'ex direttore del Fondo monetario internazionale.

Le telefonate diffuse dalla procura americana ricostruiscono le prime ore del fatto, incluso l'arresto di DSK a bordo dell'aereo Air France pronto a partire per Parigi, verso le 16,40 ora locale del 14 maggio. L'uomo che fino a quel momento stava cercando di salvare la Grecia dalla bancarotta è stato trattato senza troppi convenevoli: «Lei è Dominique Strauss-Kahn?» chiede il detective Diwan Maharaj all'aeroporto. «Sì», è la risposta. «Potremmo vedere il suo passaporto? Vorremmo che venisse con noi». «Per cosa?» chiede DSK. «Adesso non è il momento e il posto per discutere. Ha qualche bagaglio a bordo?»

La procedura è uguale all'arresto di un presunto delinquente comune: «Prego svuoti il suo portafoglio e metta tutto il contenuto sul tavolo» dice il detective. «Vuole dell'acqua?» chiede un collega. «No vorrei andare in bagno» dice DSK. «Prego si sieda» dice il detective. «È necessario?» chiede DSK. «Si lo è». «Ho l'immunità diplomatica», risponde Strauss-Kahn mentreo. «Dov'è il suo passaporto?» chiede quindi Maharaj. DSK risponde: «Non è questo, ne ho un altro. Posso parlare con qualcuno dei consolato francese? Di cosa si tratta?» «Io lavoto per il Port Authority Police, non posso rispondere a queste domande- taglia corto il detective - Vuole dell'acqua?»

La scena si sposta quindi in macchina, sulla strada fra l'aeroporto JFK e l'ufficio di polizia di Manhattan.
DSK: Cosa sta succedendo?
Detective Mongiello: Gli agenti di Manhattan hanno bisogno di parlare con lei per un incidente avvenuto in una stanza d'hotel.
DSK: Ho bisogno di fare una telefonata: devo avvertire delle persone che non sarò presente domani a un incontro fissato. Queste manette sono strette».

All'ufficio di polizia.
DSK: Vorrei parlare con il mio avvocato, Bill Taylor. Ho bisogno del mio cellulare.
Detective: Dobbiamo aspettare che tornino i miei colleghi. Non ho accesso al suo telefono.
DSK: Ho bisogno di un avvocato?
Detective: In questo Paese lei ha diritto ad averne uno se vuole. Non so se lei abbia uno status diplomatico.
È a questo punto che Strauss-Kahn chiarisce: «No, no, no, non sto cercando di usare l'immunità (diplomatica ndr), voglio solo sapere se mi serve un avvocato».
Detective: «Questo dipende da lei».

La prossima udienza del processo che vede imputato il politico francese su cui pendono sette capi d'accusa stupro, sequestro di persona, ecc) è prevista il 18 luglio.

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