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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2011 alle ore 11:52.
Il governo ha posto la fiducia sul maxiemendamento al decreto legge sviluppo. A formalizzare la richiesta è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. «Considerato l'alto numero di emendamenti presentati e la ravvicinata data di scadenza del provvedimento che deve passare dall'altro ramo del Parlamento, pongo la questione di fiducia», ha detto Vito.
Il maxiemendamento con le modifiche rispetto alle misure introdotte nelle commissioni Bilancio e Finanze è stato ritenuto ammissibile dalla presidenza della Camera.
La fiducia sarà votata domani 21 giugno secondo quando stabilito dalla conferenza dei capigruppo. Alle ore 10,30 ci saranno le dichiarazioni di voto e poi, a seguire, si svolgerà lo scrutinio. Il voto di fiducia sul decreto sviluppo avverrà alle ore 12. Il voto finale sul provvedimento, che poi dovrà passare all'esame del Senato, é previsto entro le ore 20 di domani 21 giugno.
Le novità del maxiemendamento
Secondo quanto si apprende nel maxiemendamento sarebbero saltate la "tassa Tav", l'emendamento D'Antoni sull'uso dei fondi Fas per le assunzioni nel Mezzogiorno e le norme sui precari della scuola. Dal testo approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze sarebbero state eliminate anche le norme sulla responsabilità dei giudici tributari per gli accertamenti esecutivi e quelle sui requisiti audiovisivi sulle patenti nautiche.
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