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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2011 alle ore 10:42.

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L'assessore all'Urbanistica e all'Edilizia privata del Comune di Milano, Lucia De Cesaris (Fotogramma)L'assessore all'Urbanistica e all'Edilizia privata del Comune di Milano, Lucia De Cesaris (Fotogramma)

Non sosterremo uno sviluppo astratto. Milano deve fare i conti con la realtà». Il nuovo assessore comunale all'Urbanistica, Lucia De Cesaris, al terzo piano di via Pirelli 39 si è subito messa al lavoro per risolvere la questione Pgt. Avvocato amministrativista, 51 anni, sa bene che gli operatori immobiliari attendono risposte certe sul destino del Piano di governo del territorio, approvato dalla giunta Moratti e in attesa di pubblicazione.

Ancora senza una scrivania (il predecessore, Carlo Masseroli, preferiva un tavolo per le riunioni), ha già incontrato il suo team di dirigenti: «Stiamo cercando di correggere alcuni errori che sono stati fatti. Entro la fine della settimana, dopo le verifiche di legittimità tecnica, comunicheremo la nostra scelta procedurale», spiega l'assessore, alla sua prima intervista dopo le elezioni. Dalla finestra può controllare di persona l'avanzamento del grande cantiere di Porta Nuova.

Crede ci sia stata una sovraprogrammazione edilizia negli ultimi anni a Milano?
Credo si sia un po' confusa la volontà di costruire una città moderna con la necessità di rapportarla alle esigenze reali dei cittadini e di chi la vive. Vediamo alcuni progetti, forse molto belli, ma che rischiano di rimanere in parte vuoti, per molto tempo. Stiamo costruendo case con valori inaccessibili ai cittadini medi. Amo la nuova architettura e le sfide urbanistiche, ma dobbiamo fare i conti con la realtà, e questa città si sta spopolando, proprio perchè per molti non è più accessibile. In giro per Milano si vedono una quantità di "Affittasi" che fa paura. Ci dobbiamo fermare un attimo e fare i conti con la crisi.

Parliamo del tanto discusso Pgt. Lo pubblicherete così com'è stato approvato?
In realtà quando abbiamo ricevuto la fiducia dei cittadini non vi erano ancora le condizioni per la sua pubblicazione. L'iter richiedeva ancora tutta una serie di sistemazioni e poi il passaggio procedurale in Regione. Ora l'amministrazione sta facendo alcune riflessioni: in accordo con gli uffici e la dirigenza vedremo se prima della pubblicazione è possibile apportare alcune correzioni. Non possiamo negarci che ci sono due ricorsi pendenti sul Pgt: se sarà possibile in qualche modo prevenirli faremmo un servizio all'amministrazione.

Pensate a una rivalutazione delle osservazioni?
Stiamo studiando la soluzione procedurale per fare in modo che questo piano venga approvato in modo legittimo, tendendo conto delle numerose osservazioni fatte e che non sono state valutate con la giusta attenzione. Rivalutando le osservazioni si potrebbero apportare alcune modifiche. Senza stravolgere il testo, il nostro interesse è arrivare comunque alla sua pubblicazione quanto prima.

Con questa procedura, però, non sono possibili modifiche sostanziali...
L'istituto delle osservazioni consente di riprendere in mano alcune problematiche e, comunque, di ricominciare un colloquio con la città. Sapendo che, poi, come accade in qualsiasi città moderna, dopo la pubblicazione del Pgt si aprirà un nuovo dibattito per migliorare ulteriormente le scelte territoriali. Gli operatori già lo sanno, perché la normativa prevede la modifica dell'indirizzo politico.

Doppio step, dunque: prima le osservazioni e poi, dopo la pubblicazione, inizierete a lavorare per una variante?
Quale sarà la mia scelta procedurale ancora non lo so. Forse, però, abbiamo trovato un iter possibile che consentirebbe di operare in modo ragionevole. Dobbiamo vedere se è possibile salvare questo piano, migliorandolo.

Cosa pensa di un superpiano integrativo, che detti delle priorità per i prossimi 5 anni?
Credo ci si possa lavorare. Anche perché noi abbiamo delle priorità. Dobbiamo risolvere il problema delle cittadelle universitarie, del rapporto con i servizi. Dobbiamo consolidare e preservare lo storico, ma dentro lo storico dobbiamo sostituire nel tempo ciò che non funziona e non è più operativo. Sicuramente dovremmo lavorare sulle priorità, stabiliremo insieme delle linee e degli obiettivi di intervento che consentiranno il miglioramento.

Intendete rimodulare gli indici edificatori?
Alcune cose effettivamente vanno sistemate. Spero addirittura di riuscire fin da ora a inserire delle misure che consentano il riequilibrio. Forse è possibile correggere anche lo strumento della perequazione in questa fase, dandogli dei riferimenti certi. Questo Pgt non verrà stravolto, ma corretto in base alle nuove linee programmatiche. Milano deve fare i conti con la difficoltà di assegnare alloggi nuovi e con la desertificazione di alcune parti della città. Su questo dobbiamo riflettere molto, introducendo poi elementi di qualità della vità, come un giusto rapporto tra l'abitato e il verde, e un giusto rapporto con i servizi.

Il primo giorno di Pisapia in Consiglio comunale (di Sara Bianchi)

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