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Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2011 alle ore 20:11.

Rispetto all'emergenza rifiuti che a Napoli e provincia si è fatta di nuovo «acuta e allarmante», un intervento del Governo nazionale è assolutamente indispensabile e urgente. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una dichiarazione al quotidiano Il Mattino di Napoli pubblicata sulla homepage del sito del Quirinale.
De Magistris chiede la scorta armata
Nel frattempo il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha invocato la scorta armata per ripulire la città. «Chiederemo alle forze dell'ordine la scorta armata per gli autocompattatori dell'Asia e della Lavajet affinché facciano il percorso di andata e ritorno per scaricare i rifiuti e ripulire la città». Nel corso di una conferenza stampa, il sindaco ha annunciato di aver firmato un'ordinanza nella quale si ribadisce il rafforzamento della raccolta differenziata, l'avvio delle isole ecologiche mobili e i turni di 24 ore dell'Asia.
«L'ordinanza non comporta una rottura dei rapporti istituzionali con la Regione Campania e la Provincia di Napoli - ha sottolineato- il punto è che noi non siamo più disposti ad attendere».
«Abbiamo la necessità di reperire subito i denari per gli straordinari dell'Asia - ha affermato - così da garantire la raccolta 24 ore al giorno».
Il sindaco ha poi ribadito che il secondo termovalorizzatore non serve. «Non è che ci siamo impuntati, è che siamo convinti che non serva - ha concluso - serve troppo tempo per realizzarlo e non possiamo aspettare».
Il sindaco ha preannunciato per domani un incontro con il ministro Stefania Prestigiacomo per discutere «delle risorse per la raccolta differenziata». «Nonostante la situazione delle casse comunali che ci ha lasciato la Iervolino - ha aggiunto - abbiamo investito tutto sul settore dei rifiuti, a cominciare dai mezzi dell' Asia di cui il 70% è rotto». De Magistris ha inoltre ricordato lo sblocco di 8 milioni e 250mila euro da destinare sempre alla differenziata, da parte della Regione Campania.
Questa situazione di emergenza, secondo il sindaco, giova a chi non ha interesse per la rivoluzione ambientale che il comune sta portando avanti. «C'è chi non vuole questa rivoluzione ambientale perchè si abbattono i costi e non ci sono possibilità di vincere grandi appalti - ha affermato - e di fronte a questa situazione è ovvio che non ci siano nè fanfara nè tappeti rossi perchè la strategia è quella di tenere piegata Napoli».
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