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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2011 alle ore 06:36.
Trading bancario tassato al 35% e ritorno dell'imposta di bollo sulle transazioni finanziarie all'1,5 per mille. Non solo. La manovra economica che sarà approvata oggi, nel pacchetto fiscale presenta il conto anche alle imprese, introducendo il limite dell'80% al riporto delle perdite con la limitazione dell'80% nell'utilizzo delle perdite. Inoltre le società avranno la possibilità di riallineare i maggiori valori delle partecipazioni relativi all'avviamento e altre attività immateriali.
Il trading bancario
Dal testo su cui i tecnici dell'Economia continueranno a lavorare anche nelle prossime ore (anticipato dall'agenzia di stampa Radiocor), è spuntata la tassazione separata al 35% per la gestione delle attività finanziarie detenute e negoziate da banche e intermediari. Un prelievo di pochi punti percentuali in più, se si sommano il 27,5% ai fini Ires e il 4,2% dell'Irap, ma che in deroga ai principi di irretroattività delle norme tributarie fissati dallo Statuto del contribuente, entrerà in vigore da subito. A pochi giorni dalla scadenza del 6 luglio per il versamento degli acconti.
Secondo la norma sono escluse dal nuovo prelievo del 35% le negoziazioni in titoli di Stato, in obbligazioni e fondi comuni di investimento. Per la determinazione del risultato netto da portare a tassazione separata, la norma prevede che questo sia calcolato, per ogni periodo di imposta, sottraendo dai componenti positivi scaturiti dalla valutazione o dal realizzo delle attività finanziarie negoziate tutti i componenti negativi derivanti dalla stessa valutazione o realizzo. Anche la perdita determinata in un periodo di imposta può essere calcolata in diminuzione del risultato complessivo netto dei periodi d'imposta successivi, ma comunque non oltre il quinto, per l'intero importo che trova capienza nel risultato conseguito.
Torna il fissato-bollato
A scatenare una vera e propria rivolta (si veda il servizio in pagina) è il ritorno dell'imposta di bollo sulle transazioni finanziarie. Rispetto alle simulazioni iniziali (si veda Il sole 24 Ore di martedì) l'importo del bollo sale a 1,5 per mille da applicare al valore delle transazioni concluse nel territorio nazionale. Devono versare l'imposta banche e imprese di investimento abilitate che concludono le transazioni.
Perdite delle imprese
Mezzo giro di vite sul riporto delle perdite. A fronte della cancellazione del limite quinquennale per l'utilizzo dei risultati negativi in compensazione, arriva il tetto dell'80% del reddito di ciascun anno nell'utilizzo della perdita. Inoltre il limite dell'80% non si applica alle perdite dei primi tre anni.
Riallineamento
Il riallineamento dei maggiori valori civili fiscali per operazioni straordinarie (fusioni, scissioni e conferimenti d'azienda) si estende anche alle partecipazioni che incorporano plusvalori relativi a beni immateriali della controllata (marchi, brevetti e avviamento). Per affrancare i maggiori valori le imprese interessate dovranno versare, secondo modalità e criteri fissati con un successivo provvedimento delle Entrate, un'imposta sostitutiva del 16 per cento.
Ammortamenti
Si allunga il periodo di deduzione dei beni in concessione. A rischiare con questa misura che si vuole introdurre è soprattutto il project financing. Le imprese concessionarie di opere pubbliche si vedranno, infatti, allungato il periodo di deduzione fiscale dell'ammortamento del costo dei beni realizzati. La norma, si legge nel Dl, fissa la nuova percentuale massima di ammortamento al 2% (pari a un periodo di recupero di 50 anni indipendentemente dalla durata della concessione).