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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2011 alle ore 20:13.

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Telenovela Santoro, occhi puntati sul cda Rai di giovedì: sul tavolo l'ipotesi ritorno. Nella foto il giornalista Enrico Mentana, ospite della trasmissione Tv di Rai3 "In mezz'ora"; nel maxi schermo una immagine di Michele Santoro (Italyphotopress)Telenovela Santoro, occhi puntati sul cda Rai di giovedì: sul tavolo l'ipotesi ritorno. Nella foto il giornalista Enrico Mentana, ospite della trasmissione Tv di Rai3 "In mezz'ora"; nel maxi schermo una immagine di Michele Santoro (Italyphotopress)

La telenovela di Michele Santoro potrebbe arrivare presto a una svolta. La settimana che si apre, infatti, sarà forse quella decisiva per conoscere il futuro del conduttore di Annozero. Lui, tra continue frenate e fughe in avanti, ha lasciato intendere che l'ipotesi di rimanere in Rai non è così peregrina. Tanto più che la trattativa con La 7 sembra per il momento a un punto morto.

Mercoledì i vertici della Rai in Viglianza
Il cda della Rai si riunisce giovedì e in quella sede è atteso il parere legale sulla competenza a stipulare la transazione sulla sua uscita che potrebbe di fatto riaprire i giochi. Un test politicamente importante, anche per il dg Lorenza Lei, di cui al momento è difficile prevedere l'esito. La sua opinione sul caso, per la prima volta pubblicamente, il dg sarà chiamato a darla il giorno prima, mercoledì, davanti alla Commissione di Vigilanza. Insieme alla Lei ci sarà il presidente Paolo Garimberti che, invece, sulla vicenda è intervenuto, chiamato in causa in prima persona dal conduttore. Dopo il duro botta e risposta iniziale con Santoro, Garimberti si è fatto portatore della richiesta dei consiglieri di opposizione di fare luce sul caso.

Il nodo: l'accordo siglato dalla Lei per l'uscita del giornalista
Al centro della querelle c'è un punto cruciale dell'uscita di Santoro dalla Rai: se cioè il dg fosse obbligato o meno a coinvolgere il cda nella stesura dell'accordo che ha sancito la fine del rapporto tra il giornalista e la televisione pubblica. Qualora l'ufficio legale e il collegio dei sindaci dovessero stabilire che la competenza è del cda, l'accordo stipulato potrebbe perdere valore. In quel caso, il conduttore potrebbe rimanere direttore e andare in onda in prima serata sulla base di una sentenza contro la quale la Rai avrebbe ormai rinunciato al ricorso in Cassazione. Il cda potrebbe anche essere chiamato a ratificare l'accordo con un voto e, in quel caso, supponendo che ai tre consiglieri d'opposizione si unisca il presidente, servirebbe comunque un voto nell'area di maggioranza. Gli occhi sono puntati su Giovanna Bianchi Clerici e Angelo Maria Petroni, che, secondo alcune voci, potrebbero schierarsi contro la perdita di un programma lucrativo per l'azienda.

TI Media replica a Santoro: richieste ingiustificabili
Santoro attende quella data per decidere il suo futuro. Di certo, per ora, c'è che le trattative tra Santoro e La7 sono interrotte e oggi TI Media ha spiegato che non c'entra il conflitto di interesse, ma il punto era che «Santoro chiedeva di modificare il programma senza alcun ragionevole preavviso. Richieste ingiustificabili». Inoltre l'offerta di Enrico Mentana «di includere il programma nella testata giornalistica, per alleviare i rischi dell'editore, è stata rifiutata poiché considerata "artificiosa"». Proprio a Mentana, che ieri aveva detto che «nessun giornalista è completamente libero ed esistono obblighi di legge», oggi Santoro ha risposto. «Abbiamo nei confronti del potere atteggiamenti molto distanti. Il che ci rende diversamente liberi».

Sul tavolo del cda anche i contratti di Fazio e Gabanelli
Sul tavolo del cda del 7 luglio ci sarà anche il contratto di Fabio Fazio, che prevede una finestra che gli consentirebbe di realizzare, a fine della prossima stagione, quattro speciali con Roberto Saviano su La7. E si discuterà anche del caso Milena Gabanelli, che ha definito «irricevibile» la bozza di contratto presentatale perchè non prevede la copertura legale. Resta aperto anche il caso di Lucia Annunziata, che ha lasciato in polemica con il direttore di Rai3 Paolo Ruffini. Una soluzione che non è piaciuta anche ad alcuni consiglieri di maggioranza, che hanno apertamente elogiato la giornalista.

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