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Questo articolo è stato pubblicato il 04 luglio 2011 alle ore 20:17.

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«Un insulto al Parlamento». Questo, secondo il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, sarebbe la norma inserita nella manovra che prevede la sospensione del pagamento dei risarcimenti nelle cause civili se superiori ai 10 milioni di euro in appello e ai 20 milioni in Cassazione, quindi bloccando anche il pagamento dei 750 milioni a carico della Fininvest verso la Cir di Carlo De Benedetti se fosse confermato dai giudici d'appello di Milano la sentenza di primo grado sul lodo Mondadori.

Sarebbe una vergogna la norma salva-Mediaset nella manovra. Lo dice anche Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, a proposito della norma che potrebbe interessare il lodo Mondadori. «Se fosse vero che nella manovra economica viene inserita una norma salva-Mediaset per la sospensione dei pagamenti superiori ai dieci milioni di euro, ci troveremmo di fronte a una vera vergogna. Mentre non si ha il coraggio di affrontare con serietà i problemi economici degli italiani, ci si dedica ancora una volta a leggi ad personam».

«La norma inserita in finanziaria per sospendere il pagamento del risarcimento di Mediaset a Cir in relazione al caso Mondadori è un grave atto del governo, sia perché contiene un esplicito favore al premier sia perché non ci sono i requisiti di necessità e urgenza previsti dalla costituzione», afferma infine il vicepresidente di Futuro e libertà, Italo Bocchino, che così prosegue: «Intervenire a gamba tesa in un processo civile in corso è sempre molto grave, ma lo è ancor più se si fa nell'ambito di una manovra economica che serve a tranquillizzare i mercati internazionali. E' auspicabile che il ministro Tremonti in quanto autore e firmatario del provvedimento si sottragga a questo atto a favore di Mediaset che avrebbe come conseguenza anche quella di scalfire la sua immagine internazionale».

L'Idv ha subito attaccato: «Se nel testo definitivo della manovra ci fosse una norma criminogena, volta ad assicurare a Berlusconi - ha detto Antonio Di Pietro - l'annullamento del pagamento dovuto al gruppo De Benedetti, sarebbe la dimostrazione che il governo ha perso il senso del limite e il senno. Come si può approfittare così delle istituzioni?». E il portavoce del partito Leoluca Orlando ha aggiunto: «Siamo certi che Napolitano vorrà evitare questa ennesima vergogna».

Sulla questione si pronuncia anche il presidente dell'Anm, Luca Palamara, secondo cui, «se dovesse essere confermata, si tratterebbe di una norma che nulla ha a che vedere con il tema dell'efficienza del processo civile, che determinerebbe un'iniqua disparità di trattamento, e che sarebbe, quindi, incostituzionale».

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