Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2011 alle ore 19:23.

My24

Non ci saranno exit strategy nelle missioni all'estero senza l'accordo con gli alleati. Parola del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che lancia un messaggio chiaro al governo e a quanti, soprattutto su sponda leghista, premono per un disimpegno rapido del nostro contingente. dalla Libia alll'Afghanistan. Così, approfittando della conferenza stampa con il suo omologo tedesco Christian Wulff, il presidente della Repubblica gela Umberto Bossi e i suoi. «Per quanto riguarda le missioni militari nelle quali l'Italia è impegnata ci sono ipotesi di riduzioni dei contingenti che vanno decise di concerto con l'Onu e con gli organismi internazionali» perché «solo così possono essere effettive». L'Italia, insiste il presidente, rispetterà gli impegni assunti in campo internazionale. «Non ci possono essere decisioni o ritiri unilaterali perché tutto va discusso con gli alleati».

Napolitano: non commento dichiarazioni dei ministri
I cronisti cercano di strappargli un commento sulla polemica tra Pdl e Carroccio, ma il capo dello Stato lascia cadere le domande. «Naturalmente non commento dichiarazioni di nessun esponente e di nessun ministro». Per lui resta ferma la linea fissata ieri al Consiglio supremo di difesa: si lavorerà alla rimodulazione dei costi, ma questo non si traduce in un passo indietro rispetto agli impegni presi. Lo dice chiaramente Napolitano. «Ieri il Consiglio Supremo di Difesa ha ribadito l'importanza essenziale per l'Italia della partecipazione alle missioni internazionali. Stiamo discutendo di come ridurre il costo». Quindi l'esempio che sgombra il campo dall'idea che si possa procedere a ritiri unilaterali o a un alleggerimento del ruolo dell'Italia sul fronte libico. «Ritiriamo - spiega Napolitano - dal fronte marittimo in Libia l'ammiraglia Garibaldi ma senza nulla togliere alla continuità della nostra partecipazione».

L'invito sulla manovra: parti concordino su obiettivo pareggio
Poi il capo dello Stato torna a intonare l'invito al confronto sulla manovra appena firmata dal Colle. «Nel firmare ieri il decreto -ha spiegato Napolitano - ho detto che occorre garantire che l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014 sia raggiunto». Per questo, il capo dello Stato ha parlato di «decisioni ulteriori che si collegheranno alla sessione autunnale di bilancio». Quindi, «completamenti sono necessari. Vediamo cosa dirà il Parlamento. Auspico un confronto costruttivo e che l'obiettivo del pareggio di bilancio non sia messo in dubbio da nessuna parte politica. Sul modo per raggiungerlo si può aprire la discussione». Potranno arrivare proposte che, secondo il capo dello Stato, dovranno andare in direzione della «stabilità, della riduzione dell'indebitamento, del rilancio e del sostegno alla crescita». Quanto all'altro capitolo, quello della riforma del fisco, il presidente della Repubblica formula un suggerimento. «La legge di riforma fiscale va decisa nel momento opportuno, va seguita da decisioni ulteriori e sicuramente da completamenti economici necessari ma vediamo cosa decide il Parlamento».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi