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Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2011 alle ore 19:03.

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È uno dei posti più belli di Roma. Nel cuore della città, vicino Piazza Navona, sorge il complesso immobiliare del Monastero di San Salvatore in Lauro che fa capo al Pio sodalizio dei Piceni, proprietario dell'appartamento affittato al deputato Marco Milanese, di cui il 7 luglio è stato chiesto l'arresto per corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e associazione per delinquere.

Milanese ha in affitto un immobile del Pio sodalizio dei Piceni situato in via Campo Marzio, dove Tremonti soggiornava quando stava a Roma.

Nella sede del sodalizio un grande giardino sorprende per le sue dimensioni, così nel cuore di Roma. All'interno ci sono diversi appartamenti tra cui quello dove abita, in affitto, Matilde Bernabei con il marito Giovanni Minoli. Nello splendido loggiato è possibile organizzare feste con una dozzina di tavoli.

Il sodalizio non ha voluto parlare della consistenza del proprio patrimonio immobiliare. L'istituzione - dagli inizi del '600 anche se non come sodalizio - svolge opere di solidarietà a favore dei marchigiani residenti in Roma e nelle Marche. Sia le telefonate odierne sia il sopralluogo effettuato presso la sede del Pio Sodalizio dei Piceni via di Parione 7 non ha sortito effetti. Il segretario generale, presente in sede, non ha richiamato.

Dal 1991 ogni anno il sodalizio premia una personalità che "onora le Marche e l' Italia" con il conferimento del premio "Picenum" a cui, in certi anni, si affianca un premio speciale. I primi premiati sono stati Mons. Elio Sgreccia e Guido Lucarelli. Nel tempo si sono succeduti tanti nomi dell'imprenditoria marchigiana come Vittorio Merloni, Diego Della Valle, Walter Scavolini, Franco Sensi, Antonio Berloni, Giuseppe Guzzini. Da ultimo il riconoscimento è andato a Dante Ferretti, scenografo marchigiano vincitore di quattro premi Oscar (oltre a nove nomination).

Venendo all'inchiesta sul deputato Marco Milanese, per l'immobile di via Campo Marzio le valutazioni immobiliari del network Frimm holding dicono che «nonostante la mancanza dei dati essenziali, quali metri quadri e numero locali, molto probabilmente il prezzo al mese di 8.500 euro è da considerarsi congruo qualora l'immobile – certamente di prestigio – non superi i 200 metri quadri. Se invece la metratura fosse superiore si tratterebbe di un prezzo basso».

Dal centro studi Scenari immobiliari ritengono invece che «per un appartamento di 140-150 metri quadrati commerciali il canone sia congruo».

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