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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2011 alle ore 17:08.

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A Napoli debutta la maglia «a doppio sponsor»: la indossa il «leone» InlerA Napoli debutta la maglia «a doppio sponsor»: la indossa il «leone» Inler

All'ombra del Vesuvio la notizia sportiva del giorno è il tanto atteso acquisto del mediano turco-svizzero Gökhan Inler da parte del Napoli. Quella di marketing è il fatto che il club partenopeo sarà la prima società di Serie A a sfoggiare due sponsor sulla propria maglia: nello specifico il brand delle acque minerali Lete e quello del gruppo armatoriale Msc Crociere. Addirittura tre, se si considera anche il logo della bolognese Macron, per il terzo anno consecutivo sponsor tecnico degli azzurri.
E – come piace al presidente Aurelio De Laurentiis – sport e marketing si sono incrociati questa mattina a bordo della nave Msc Splendida attraccata a largo del molo Angioino: è toccato proprio al centrocampista proveniente dall'Udinese sfoggiare per primo la nuova casacca, nel corso di una presentazione in pieno stile hollywoodiano con tanto di colpo a effetto.

Un secondo prima il patron, davanti alle telecamere, giocava a fare l'offeso e a lanciare strali contro il giocatore, senza mai chiamarlo per nome: «Mi dispiace deludervi – dice – ma quella persona che era qui stamattina l'ho mandata via. Non ha voluto firmare un foglio sul quale c'eravamo accordati verbalmente». Giornalisti e ospiti si lanciano sguardi incredubili, quand'ecco che irrompe nel parterre un misterioso personaggio con la nuova maglia azzurra indosso e il volto coperto da una maschera di leone. Mostra per un attimo il numero che ha impresso sulla schiena… è l'88 e a quel punto non ci sono più dubbi, può anche sfilarsi la maschera: si tratta proprio di Inler che arriva al Napoli dopo un corteggiamento durato quasi quattordici mesi, per ben 16 milioni. Parla e stupisce tutti: «È da tempo che avevo deciso di venire qui e voglio dare il massimo per questa gente, - afferma il capitano della nazionale elvetica - qui si può fare qualcosa di grande, puntiamo a vincere tutti e tre i titoli perché ogni competizione è importante». Alla faccia del tormentone «vengo-non vengo- sono pronto per Napoli-anzi no, vado alla Juve» che ha imperversato negli ultimi due mesi.

De Laurentiis in conferenza stampa rassicura chi teme la partenza di qualche big («Hamsik, Lavezzi e Cavani non vanno da nessuna parte»), a margine spiega i dettagli che hanno portato alla genesi della nuova maglia: «Le auto di Formula Uno sono tutte ricoperte di sponsor. Non capivo il motivo per il quale i club di calcio non potessero sfruttare la stessa possibilità». Da qui una protesta inoltrata in assemblea di Lega e approvata a marzo scorso. «Una battaglia vinta – spiega il presidente della Società sportiva calcio Napoli – che conferma la grande attenzione della nostra società alle politiche di branding. In sette anni abbiamo licenziato 520 prodotti a marchio Napoli, dai salumi alle linee scuola. Le altre grandi hanno iniziato a inseguirci. Sarebbe stato strano il contrario: – conclude il patròn – siamo o no delle Spa?». Come dire: il fatturato vuole la sua parte. Più che mai, quando sei in Champions.

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