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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2011 alle ore 09:36.

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Ci avevano provato almeno sei volte negli ultimi anni e alla fine sono riusciti a ucciderlo grazie al tradimento di una sua guardia del corpo. Wali Karzai, il discusso fratello del presidente afghano, è stato ucciso la notte scorsa da una guardia del corpo mentre intratteneva degli ospiti nella sua casa a Kandahar. La morte, inizialmente si era parlato solo di ferimento, è stato confermato dal portavoce del governo provinciale di Kandahar del quale Ahmad Wali Karzai era il governatore.

Uomo chiave degli americani nella provincia roccaforte dei talebani, Wali Karzai è stato uno dei personaggi più discussi dell'Afghanistan. Lui stesso ammise, ma poi ritrattò, di aver ricevuto denaro dalla Cia per dare una mano nella lotta anti insurrezionale. «Io aiuto loro, loro aiutano me. Stiamo dalla stessa parte», aveva affermato l'anno scorso. Uomo di punta del clan dei Popalzai, uno dei più potenti dell'etnia pashtun, e da sei anni membro del consiglio provinciale di Kandahar, Wali Karzai è stato accusato di crimini di guerra per i raid condotti dalla milizia paramilitare anti-talebana nota come Kandahar Strike Force, ma anche di essersi arricchito con il traffico di oppio. Accusa sempre smentita dall'interessato, che non ha però mai nascosto i rapporti confidenziali con gli statunitensi. Lui del resto aveva vissuto a lungo in Illinois e aveva mantenuto la residenza a Chicago.

Si è sempre opposto a ogni ipotesi di ritiro delle truppe alleate contrastando su questo tema anche il fratello presidente. Se le forze della Nato lasceranno l'Afghanistan «le cose si metteranno male, molto male. Sarebbe un disastro» perché la guerra «non è finita» e «al-Qaeda è ancora lì», dichiarò a Vanity Fair. «Se le truppe internazionali se ne andranno, saranno costrette a tornare perché l'intera regione tornerebbe in mano ai talebani. Per il mondo, e per noi, sarebbe un disastro. Abbiamo bisogno che almeno un certo numero di soldati resti a darci una mano». I talebani hanno rivendicato l'assassinio definendo l'azione «uno dei migliori risultati» ottenuti nei dieci anni di guerra. Un portavoce dei guerriglieri, Yusuf Ahmadi, ha spiegato che il gruppo fondamentalista aveva proprio affidato a uno dei suoi uomini il compito di infiltrarsi per diventare una guardia del corpo di Ahmed Wali Karzai.

Ritiro francese
Visita a sorpresa in Afghanistan per il presidente francese Nicolas Sarkozy che oltre a salutare le truppe francesi a Kabul e nella provincia di Kapisa incontrerà il presidente afghano Hamid Karzai. Sarkozy, alla sua terza visita in Afghanistan nella base di Torah (Kapisa) ha annunciato che un quarto dei 4 mila soldati francesi operativi in Afghanistan tornerà a casa entro il prossimo anno. «È necessario porre fine alla guerra», ha detto Sarkozy. «Non c'e' mai stata l'intenzione di mantenere le truppe in Afghanistan a tempo indeterminato. Ritireremo un quarto dei nostri soldati, vale a dire 1.000 uomini, entro la fine del 2012».

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