Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2011 alle ore 10:59.

My24
La città di Okuma, a pochi chilometri da FukushimaLa città di Okuma, a pochi chilometri da Fukushima

L'animalista Mikiko Kobayashi scende dal van per portargli cibo, ottenendo un momentaneo rifiuto. Poi arrivano altri due cani. «Qui gli animali stanno morendo lentamente di fame, abbandonati a se stessi - dice -. Quando arrivò l'ordine di evacuazione, gli abitanti pensavano di poter tornare entro pochi giorni. Così hanno lasciato in casa i loro pet. Alcuni gatti rinchiusi hanno finito per violare la legge di conservazione della specie: si sono mangiati l'un l'altro». Kobayashi lascia sacchi di cibo: una mossa che la polizia stigmatizza, sostenendo che c'è il rischio di provocare un aumento di topi potenzialmente radioattivi, propensi magari a fuoriuscire dalla zona rossa. Poco distante, in un allevamento di struzzi, al centro del recinto c'è una carcassa con il lungo collo che ancora pare cercare di protendersi verso l'alto: di 60 esemplari, ne sopravvivono una decina.

Peggio ancora negli allevamenti di bovini, che sono parecchi, sotto il simbolo comune di una mucca sorridente e incoronata. All'interno l'odore è nauseante: pochi esemplari macilenti dallo sguardo instupidito sopravvivono accanto a carcasse e ossa di altri bovini già morti di fame e sete quando ancora erano legati alla catena. Solo in una fattoria i bovini sono tanti e sembrano stare un po' meglio: è quella di Jun Murata, un coriaceo allevatore che, suscitando polemiche, ha deciso di raccogliere le mucche dei dintorni e di aiutarle a sopravvivere. Viene spesso con brevi permessi di ingresso e dice di farlo per motivi etici, visto che il tornaconto economico è zero e le stesse autorità non vedono di buon occhio la sua iniziativa.

Proprio nel weekend, del resto, è scoppiata una nuova "bomba": per la prima volta sono stati riscontrati alti livelli di cesio radioattivo (5-6 volte il limite legale) in carne bovina già macellata a Tokyo e pronta a essere immessa sul mercato, derivante da 11 esemplari di un allevamento di Minamisoma, dove ieri alta radioattività è stata rilevata anche nel foraggio. Un nuovo allarme rosso per i consumatori della metropoli, che già comprano per lo più solo verdure provenienti dal Sud del Paese. La notizia potrebbe accelerare i piani del Governo per l'eutanasia di tutti gli animali da fattoria rimasti all'interno della zona proibita, oltre a incoraggiare l'abbattimento di quelli che vivono nelle aree limitrofe.
«Noi chiediamo invece che sia istituito un "santuario" per gli animali, per poter anche studiare scientificamente gli effetti della contaminazione radioattiva», dice Kazuhiro Yoshida, sub-appaltatore della Tepco ma antinuclearista e animalista convinto, oltre che provetto guidatore su un asfalto pieno di spaccature orizzontali o – ancora più pericolose – verticali (anche domenica nel Giappone settentrionale c'è stato un violento terremoto, magnitudo 7,1). L' idea del "santuario" è supportata da alcuni parlamentari, tra cui Tsutomu Takamura che, arrivato a Minamisoma, dice: «È un dovere, non un optional».

La cittadina ha vissuto ieri un momento di sollievo (dopo la notizia del suicido di una donna di 93 anni) grazie a una manifestazione di solidarietà italiana: il re della pizza in Giappone, Salvatore Cuomo, ha portato un forno e offerto pizza e pasta a centinaia di residenti. Dieta mediterranea, niente carne bovina. Del resto Cuomo - reduce da altri eventi di charity, anche in Cina e Corea - si lascia sfuggire: «Alcuni operatori offrono carne a prezzi troppo bassi. Qualcosa non quadra».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi