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Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2011 alle ore 08:05.

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Ore contate per i maxi-vitalizi dei parlamentari. Diventa sempre più intenso il pressing per estendere alla "casta" il taglio del 5 e del 10% previsto dall'ultima manovra per le pensioni che superano rispettivamente i 90mila e i 150mila euro. Dopo che lunedì dal Pd era arrivata la proposta di adeguare i vitalizi al sistema contributi Inps, ieri è stata la volta del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti a chiedere, con una lettera inviata ai capigruppo di maggioranza di Camera e Senato che la stretta sulle maxi-pensioni scatti immediatamente anche per i politici. E che l'ora del giro di vite stia davvero per scoccare è confermato dal pacchetto di proposte per ridurre i costi di Montecitorio nel triennio 2011-2013 illustrato sempre ieri ai Questori dal presidente della Camera, Gianfranco Fini. Un pacchetto, quello di Fini, che poggia proprio sull'immediata attuazione anche ai vitalizi dei deputati del contributo sulle pensioni d'oro previsto dalla manovra.

Il piano proposto da Fini dovrebbe garantire per i prossimi due anni minori oneri a carico del bilancio dello Stato per 45 milioni, la restituzione sempre alle casse pubbliche di altri 16,5 milioni proprio per effetto del taglio sui vitalizi e sulle pensioni del personale della Camera e punta a un contenimento del bilancio di Montecitorio di 48 milioni di euro da realizzare con misure che spaziano dal recesso anticipato di diversi contratti di locazione per l'uso di immobili, alla chiusura di uno dei ristoranti, alla razionalizzazione delle spese per la comunicazione, l'informatica e l'autorimessa (collegata all'uso delle automobili dei deputati). Il tutto partendo dalla proroga fino al 2013 del blocco dell'adeguamento dell'indennità e dei vitalizi dei deputati già previsto fino al 2012 e dalle restrizioni sui viaggi aerei dei parlamentari. L'obiettivo è dare un segnale in tempi rapidi. E non solo alla Camera. Non a caso il presidente del Senato, Renato Schifani, ha subito fatto sapere a Tremonti che sui vitalizi Palazzo Madama si adeguerà «in tempi immediati». Oggi i questori si riuniranno per fare il punto della situazione, poi toccherà agli uffici di presidenza e alle assemblee di Camera e Senato che formalizzeranno le loro decisioni prima della pausa estiva.

L'intervento più gettonato resta quello sui vitalizi. E Tremonti, oltre a sollecitarlo, nella sua lettera ai capigruppo di maggioranza dei due rami del Parlamento sottolinea che «la disciplina sul contributo di perequazione potrebbe essere ritenuta immediatamente applicabile ai vitalizi dei parlamentari» In altre parole: anche per effetto di una pronuncia della Corte costituzionale la stretta sulle pensioni d'oro può scattare subito per deputati e senatori.
Sugli interventi da adottare non mancano le polemiche. Il leader del Pd, Pier Luigi Bersani attacca la maggioranza: «Basta parole, bisogna fare in fretta». Il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, definisce «vergognoso» il rinvio dei tagli ai costi della politica nel 2013. (M.Rog.)

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