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Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2011 alle ore 09:26.

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Penati indagato per concussione e corruzione. Bersani: accuse infondate, ma il pm vada avantiPenati indagato per concussione e corruzione. Bersani: accuse infondate, ma il pm vada avanti

Il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Filippo Penati (Pd), già presidente della Provincia di Milano e sindaco di Sesto San Giovanni, è indagato per concussione e corruzione. La notizia è stata data stamane dal sito del Corriere della Sera. L'inchiesta della procura della repubblica di Monza riguarda l'ex area Falck di Sesto San Giovanni.

Tra gli indagati anche l'assessore comunale Di Leva
Il pm Walter Mapelli ha disposto sette perquisizioni eseguite dalla guardia di finanza negli uffici del consiglio regionale lombardo e in società e abitazioni di Milano e Sesto. Secondo l'accusa, sarebbero state corrisposte, o promesse, somme di denaro per agevolare il rilascio di alcune concessioni o per impostare secondo determinati criteri il Piano di governo del territorio (si parla di tangenti per 4 miliardi di vecchie lire pagate tra il 2001 e il 2002). Oltre a Penati sarebbero 14 gli indagati nell'inchiesta: tra questi c'è anche l'assessore del Comune di Sesto, Pasqualino Di Leva, con delega ai rapporti con le aziende, con enti o società partecipate, dei progetti relativi alle risorse finanziarie e all'edilizia privata.

Penati: sono sereno, tutto si chiarirà
«Sono sereno, non ho nulla da temere, si chiarirà tutto», ha detto Penati.«Ringrazio il mio partito per il sostegno che mi ha immediatamente manifestato. Non ho nulla da temere, sono certo che tutto verrà chiarito». Al vicepresidente del consiglio regionale era arrivata stamane la solidarietà del segretario del Pd, Pierluigi Bersani, «La magistratura faccia il suo mestiere per accertare questa vicenda - dice a Repubblica.it -. Credo che alla fine sarà in condizione di verificare che sono cose senza fondamento».

Da Sesto alla presidenza della provincia di Milano
Nato a Monza nel 1952, Penati è stato assessore al Bilancio e all'Urbanistica nel Comune di Sesto San Giovanni, tra il 1985 e il 1993, e poi sindaco della città dal 1994 al 2001. Tra il 2001 e il 2004, Penati ha poi rivestito il ruolo di segretario della federazione provinciale milanese dei Ds. Nel 2004, alla scadenza del mandato della giunta di centro-destra alla provincia di Milano, Penati ha quindi conquistato la guida dell'amministrazione con il 54% dei consensi. Nel 2009, però, ha dovuto cedere la mano a Guido Podestà (Pdl) e non è riuscito a centrare il secondo mandato.

Il passo indietro dopo la sconfitta del Pd alle primarie milanesi
Penati fa parte della direzione nazionale e del coordinamento nazionale del Pd. Nel 2010 è stato candidato dal Pd alla presidenza della Regione Lombardia, ma è stato sconfitto da Roberto Formigoni. Il vicepresidente del consiglio regionale lombardo è stato fino a novembre dello scorso anno anche capo della segreteria politica di Bersani. Incarico lasciato dopo la sconfitta, alle primarie milanesi di novembre scorso, del candidato del Pd, l'architetto Stefano Boeri, da parte dell'avvocato Giuliano Pisapia che ha vinto poi le elezioni. In quell'occasione Penati ha scritto una lettera al segretario democratico con cui ha rimesso l'incarico. «Caro Pierluigi desidero innanzitutto ringraziarti per la fiducia che hai voluto concedermi chiamandomi a svolgere prima il ruolo di coordinatore nazionale della tua mozione nella fase congressuale e poi quello di responsabile della tua segreteria politica. Per me si è trattato di un'esperienza straordinaria e di un grande onore, del quale ti sono profondamente grato. Ma, di fronte al risultato della consultazione e al dibattito che ne è seguito, credo sia necessaria una mia assunzione di responsabilità». Un passo assai apprezzato da Bersani, con il quale Penati ha un rapporto strettissimo. «È un gesto che gli fa onore, e che conferma la mia stima nei suoi confronti».

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