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Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2011 alle ore 16:49.

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Via libera definitivo del Senato con voto bipartisan al ddl che fissa limiti agli sconti sui libri: 15% sui prezzi di copertina, che si può arrivare al massimo al 25% in caso di campagne promozionali realizzate dagli stessi editori. Promozioni della durata massima di 30 giorni. Le nuove norme si applicheranno a partire dal prossimo 1° settembre. È anche previsto che il prezzo di vendita dei libri sia «liberamente fissato dagli editori».

Secondo Ricardo Franco Levi (Pd), primo firmatario del provvedimento che disciplina il prezzo dei libri, «la legge rappresenta un punto di equilibrio tra le esigenze degli editori, dei librai e dei consumatori ed è il frutto di un ascolto lungo ed attento di tutte le parti e di tutti gli operatori, i più grandi come i più piccoli, e di un tenace lavoro parlamentare che ha permesso di portare ad un consenso unanime tanto alla Camera quanto al Senato».

Il provvedimento licenziato oggi dall'aula, ha detto il relatore al Senato, Franco Asciutti (Pdl) «é giunto a conclusione del suo lungo iter legislativo offrendo una tutela della cultura libraria ed una protezione della piccola e media editoria, che già da tempo avrebbero dovuto essere messe in pratica e che dovranno essere ulteriormente approfondite, per corrispondere alle nuove frontiere dell'editoria on line.

Grande soddisfazione per il varo della legge Levi è stata espressa da Marco Polillo, presidente dell'Aie, Associazione Italiana editori: «Regolamenta finalmente gli sconti sulla vendita dei libri, frutto di un lungo dibattito che ha coinvolto tutti i soggetti della filiera: editori, librai, distributori». Per Polillo «la legge migliora sostanzialmente la situazione attuale, di fatto senza controllo, attraverso una regolamentazione del mercato che, pur garantendo ai lettori la possibilità di accedere alle varie offerte decise dagli editori sulla loro produzione, definisce in maniera certa i limiti entro cui si potranno fare le promozioni. In tal modo si è cercato di garantire in maniera sostanziale le librerie che si rivelano risorsa fondamentale per la diffusione della cultura nel nostro paese in un periodo di grande sofferenza economica».

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