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Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2011 alle ore 13:48.

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Ricardo Alvarez (LaPresse)Ricardo Alvarez (LaPresse)

Calciomercato che bolle e fa sognare milioni di tifosi a due passi dal bagnasciuga. Tra un giocatore che va e uno che viene, si disegna il futuro delle squadre di Serie A alle prese con una cassa che piange e che non permette, tranne rarissimi casi, di inseguire giocatori di prima fascia. Tuttavia, lo dicono i numeri, nella speciale classifica che mette in fila i campionati di vertice del calcio europeo, l'Italia è attualmente al primo posto nel rapporto tra entrate ed uscite. Saldo negativo, si intende. Che oggi è stimato in circa 84 milioni di euro secondo il portale web tedesco Transfermarkt.it.

Seguono la Premier League inglese (meno 82 milioni), la Primera Division spagnola (meno 51 milioni) e la Bundesliga tedesca (meno 46 milioni). In Francia, tutto diverso. Nella Ligue 1 il saldo è positivo, le entrate superano per il momento le uscite di circa 22 milioni di euro. Ma il calcio francese non è mai passato agli onori delle cronache sportive per acquisti mirabolanti. Da quelle parti spesso si allevano campioni che poi vengono girati ai club che vanno per la maggiore nel continente.

A proposito di Serie A, pesano sul bilancio complessivo alcuni investimenti che hanno portato scompiglio nei conti correnti delle società più blasonate. Qualche esempio: il riscatto di Zlatan Ibrahimovic, costato al Milan (pro Barcellona) 24 milioni di euro; l'acquisto a titolo definitivo dell'ex Udinese Inler da parte del Napoli per la somma di 17,5 milioni di euro; il riscatto sempre del Napoli della punta Cavani, 16 milioni da versare al patron del Palermo Zamparini; l'acquisto di Lamela e il riscatto di Borriello (rispettivamente, 12 e 10 milioni), primi colpi della nuova Roma del presidente Di Benedetto; i riscatti di Matri (Cagliari, 15,5 milioni) e Quagliarella (10,5 milioni) voluti fortissimamente dalla Juventus; i quasi 12 milioni spesi dall'Inter per portare a Milano l'argentino Ricardo Alvarez.

In mezzo a tanto denaro, fanno specie i 500 euro con i quali Napoli e Roma hanno fatto loro due ex giocatori della Sampdoria, Daniele Mannini e Gianluca Curci. Roba che nemmeno tra i dilettanti.

Ma il vero fenomeno di questa prima parte di calciomercato sono stati i numerosi trasferimenti a "tasso zero", vale a dire gratis, di alcuni calciatori importanti che hanno deciso di non accettare le condizioni proposte dalla società in cui giocavano per spostarsi altrove. Il Napoli ha accolto in questo modo Santana e Donadel della Fiorentina, la Juventus Pirlo del Milan. Ziegler della Sampdoria e Pazienza del Napoli, la Lazio Klose del Bayern Monaco, il Cesena Mutu e Comotto della Fiorentina, il Palermo Lanzafame della Juventus, il Milan Mexes (Roma) e Taiwo (Marsiglia).

In Bundesliga, il mercato è finora dominato dal Bayern Monaco, come prevedibile. Acquisti di punta, Manuel Neuer dallo Schalke 04 (22 milioni) e Jerome Boateng dal Manchester City (13,5 milioni). Ma non sono esclusi altri arrivi "eccellenti". Più equilibrata la situazione in Premier League, dove oltre alle solite note Manchester United, Liverpool, Chelsea e Manchester City, si è distinto il Sunderland, che finora ha firmato assegni per un valore di circa 26 milioni di euro, in buona parte compensati dalla cessione di Henderson al Liverpool per 18 milioni. La vera sorpresa, però, arriva dalla Spagna. Nella classifica delle società che ad oggi hanno speso di più c'è il solito Real Madrid (55 milioni di euro), seguito in seconda posizione, pensate un po', dal nuovo Malaga degli sceicchi (37 milioni), che vuole ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nella prossima Liga. Barcellona fermo a zero. In attesa di tirare fuori il portafogli per consegnare all'Udinese della famiglia Pozzo i 40 milioni di euro o giù di lì necessari per assicurarsi l'uomo più ricercato del mercato 2011, Alexis Sanchez.

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