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Questo articolo è stato pubblicato il 25 luglio 2011 alle ore 13:42.

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Fao, Unicef: corsa contro il tempo per 8 milioni di bambiniFao, Unicef: corsa contro il tempo per 8 milioni di bambini

«Questa è una carestia infantile. Oltre mezzo milione di bambini sono a rischio di morte imminente a causa di malnutrizione acuta grave» di cui, «tra Somalia, Etiopia e Kenya sono già affetti circa 2,3 milioni di bambini». Questo è l'appello lanciato dal direttore dell'Unicef, Anthony Lake, in un comunicato distribuito alla riunione d'emergenza sulla carestia in Corno d'Africa in corso alla Fao.«Per salvare vite umani, la risposta umanitaria globale deve essere immediata - aggiunge Lake -. Stimiamo che il fabbisogno totale dell'Unicef per gli interventi di emergenza sia di circa 300 milioni di dollari fino alla fine del 2011». Il direttore del Programma alimentare Mondiale (Pam), Josette Sheeran, nel corso del vertice Fao a Roma sul Corno d'Africa, ha annunciato che il ponte aereo per gli aiuti a
Mogadiscio inizierà domani.

La Banca mondiale ha approvato uno stanziamento di 500 milioni di dollari (348 milioni di euro) per fronteggiare la carestia nel Corno d'Africa. Lo stanziamento servirà a finanziare progetti di lungo termine a favore degli agricoltori anche se una parte - oltre 8 milioni di euro - serviranno a fornire assistenza immediata alle popolazioni. «La priorità è un sostegno immediato e assistenza per ridurre la sofferenza delle popolazioni - ha detto il presidente della Banca mondiale, Robert B. Zoellick - ma allo stesso tempo bisogna anche avere un occhio per trovare delle soluzioni a lungo termine».

Il ministro francese dell'Agricoltura, Bruno Le Maire ha accusato la comunità internazionale di non essere riuscita ad «assicurare la sicurezza alimentare» nel mondo. «Se non prendiamo le misure necessarie, la carestia sarà lo scandalo di questo secolo» ha dichiarato il rappresentante dell'Eliseo, durante la riunione straordinaria della Fao a Roma sull'emergenza che ha investitoil Corno d'Africa, afflitto da una delle peggiori siccità degli ultimi 60 anni. Per Le Maire, l'incontro a Roma, richiesto da Parigi in qualità di presidente di turno del G20, è «questione di vita o di morte per decine di migliaia di persone». Le Nazioni Unite hanno lanciato l'allarme carestia, sostenendo che almeno 12 milioni di persone nella regione hanno bisogno urgente di aiuti alimentari.

Le Maire, a margine della riunione della Fao sulla carestia nel Corno d'Africa, ha anche invitato a non sottovalutare il contributo Ue. «Il contributo dell'Ue è di 100 milioni di euro per il Corno d'Africa e ho visto sul terreno cosa fanno la Commissione europea e l'Echo (il servizio degli aiuti umanitari e la protezione civile della Commissione Europea, ndr). Credo che non dobbiamo minimizzare il contributo europeo, anzi bisogna essere fieri di quanto fa l'Europa sul terreno per andare incontro ai bisogni dei rifugiati e di chi soffre la fame». Il ministro è rientrato ieri da una missione in Kenya e nei campi profughi che accolgono i rifugiati somali in fuga dalla fame.

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