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Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2011 alle ore 18:12.

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Nessun attenuante per l'ultima esternazione dell'europarlamentare leghista Mario Borghezio. Che ieri, ai microfoni del programma "La Zanzara" di Radio 24, aveva spiazzato tutti, partito compreso, dicendo di condividere le idee sull'invasione islamica in Europa espresse da Anders Breivik, il killer che ha ucciso 76 persone in Norvegia. «Il 100% delle idee di Breivik sono buone, in qualche caso ottime», aveva detto l'europarlamentare. Una sortita che oggi è stata bocciata dai colleghi di partito Roberto Calderoli e Roberto Maroni.

Calderoli scarica l'europarlamentare: farnetica
A scaricare Borghezio, bollando le sue parole come «del tutto personali» e come «farneticazioni» ci ha pensato prima il ministro della Semplificazione (anche nella veste di coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord), seguito a ruota dal titolare dell'Interno. «La Lega Nord ufficialmente chiede scusa alla Norvegia, già così duramente colpita dai folli attentati di venerdì scorso, e soprattutto ai familiari delle vittime», annuncia Calderoli che definisce «terribili e inqualificabili» le considerazioni di Borghezio.

Borghezio non arretra: non hanno coraggio
Il diretto interessato però non ci sta e ai colleghi ha risposto che le sue idee sono le stesse della scrittrice Oriana Fallaci e che per sostenerle ci vogliono "i cog...". Borghezio insomma non arretra di un milimetro sulla sua interpretazione della strage della follia in Norvegia. Ma attorno a lui si fa il vuoto assoluto, in Italia e nella Ue, con tanto di richiesta delle opposizioni italiane a Strasburgo di sue dimissioni dal parlamento europeo . «Il coraggio chi non ce l'ha non se lo può dare. Quindi - ha replicato Borghezio a Calderoli - per assumere certe posizioni bisogna avere i cog..., direi da leghista. Mentre da persona educata dico un po' di coraggio", insiste l'europarlemantare della Lega invitando Calderoli e Maroni «a guardare oltre al proprio naso».

L'opposizione: Bossi e l'Europarlamento lo mandino via
Dal fronte delle opposizioni, intanto, su Borghezio si è abbattutta una pioggia di denunce: sia dirette alla magistratura perché valuti se indagarlo, sia a Umberto Bossi affinché lo metta fuori dal partito e dell'Europarlamento. Tutte cose che di suo il focoso Borghezio non farà mai. O, almeno, così ha detto. «Dimettermi? Ma siamo mica matti: io - ha assicurato - tengo la posizione». (Ce. Do.)

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