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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2011 alle ore 15:36.

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Vasco Errani (Ansa)Vasco Errani (Ansa)

Per la conferenza delle regioni con il decreto "premi e sanzioni" del federalismo «ci si trova di fronte a un intervento legislativo esorbitante, non rispondente al quadro costituzionale di riferimento, che inevitabilmente comprometterà la tenuta complessiva del sistema delle relazioni istituzionali. Il disposto combinato delle norme in itinere con quanto previsto dalla manovra, prefigura una situazione in cui per molte regioni sarà difficile, se non impossibile, restare in equilibrio di bilancio».
«Sullo schema di decreto su premi e sanzioni - ha sottolineato Vasco Errani, presidente della Conferenza - ribadiamo con nettezza le nostre posizioni: siamo favorevoli, ma il modo in cui si applica non é costituzionale».

Occorrono disposizioni condivise
Le Regioni avevano «evidenziato in tutte le sedi istituzionali che interventi di questo tipo devono necessariamente scaturire da un accordo Stato-Regioni e da disposizioni condivise che devono trovare una sintesi nel rispetto del principio della reciprocità». La conferenza delle regioni e delle province autonome sottolinea «il quadro frammentato delle disposizioni contenute nei diversi decreti legislativi in attuazione della delega sul federalismo fiscale che ormai, anche alla luce delle recenti manovre finanziarie, sono definitivamente compromesse nell'attuazione».

Erogata la prima tranche di risorse per il federalismo
Intanto il ministero dell'Interno, ha reso noto il sottosegretario all'Interno, Michelino Davico - ha erogato oggi a favore dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario la prima assegnazione di risorse spettanti per l'anno 2011 a titolo di federalismo fiscale municipale per un importo complessivo di 4.283 milioni di euro. L'assegnazione è pari ai due terzi dell'importo annuale, al netto dell'acconto già erogato nel mese di marzo 2011 (2.650 milioni di euro). In particolare, sono stati attribuiti ai Comuni 1.917 milioni a titolo di compartecipazione al gettito dell'Iva e 2.366 milioni a valere sul fondo sperimentale di riequilibrio. (N.Co.)

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