Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 01 agosto 2011 alle ore 06:37.

My24

Due decreti legge e i bilanci di Camera e Senato come saldi di (quasi) fine stagione estiva. Da mercoledì il Parlamento chiude i battenti e va in ferie, rinviando alla ripresa dei lavori di settembre – solo da metà mese in poi, però – tutti i problemi in sospeso. Che sono le leggi già in cantiere ma più o meno ferme al palo, come spesso, a partire da quelle contestatissime sulla giustizia e ad personam, auspicano le opposizioni.

Ma che sono anche le leggi date in arrivo, a cominciare dalle misure sui conti pubblici: la legge di stabilità d'autunno (la ex legge Finanziaria) e soprattutto l'ormai pressoché consolidato nuovo intervento di irrobustimento di tagli alla spesa pubblica per rafforzare la manovra di luglio da 47 miliardi per il pareggio di bilancio nel 2014, ormai considerata insufficiente davanti alla turbolenza finanziaria internazionale e allo spread sui bund tedeschi.

Proprio l'avvitamento della situazione finanziaria e l'inquietudine dei mercati e delle Borse sarà il leit motiv del dibattito politico di questi primi giorni di agosto e di tutta l'estate. La politica infatti non va in ferie, né in queste condizioni potrebbe permetterselo. È chiaro che un eventuale precipitare della situazione non potrebbe non avere effetti sul Governo e sulla maggioranza attuale. E chissà se anche su un eventuale richiamo estivo dei parlamentari ai loro banchi di Camera e Senato. Ipotesi scolastica, ma sempre un'ipotesi.

Intanto tra oggi e domani – chissà se con una coda anche mercoledì – le assemblee di Montecitorio e di palazzo Madama contano di concludere il mini calendario di lavori che si sono date per agosto. Sia alla Camera che al Senato, intanto, saranno discussi i bilanci 2011, chissà con quanti e quali tagli reali. Mentre sul versante legislativo toccherà soltanto ai decreti legge. A cominciare dalla Camera, dove da oggi va al voto finale il Dl 107 sulle missioni militari all'estero, approvato la scorsa settimana dalla Camera dopo una travagliata trattativa tra Pdl e Lega Nord. Mentre al Senato, sempre da oggi, spetterà varare in via definitiva in assemblea il Dl 89 sull'espulsione coatta dei clandestini. Da notare che il terzo decreto in vigore, il Dl 94 sull'emergenza rifiuti a Napoli, è su un binario morto in commissione (Ambiente) alla Camera, e sarà lasciato decadere.

Decreti legge a parte, la normale attività parlamentare sicuramente non riserverà sorprese degne di nota. Con un tema che, più di tutti, resta in primo piano e avvelena i rapporti tra maggioranza e opposizione: la giustizia. Il blitz di venerdì scorso del Governo che al Senato ha posto la fiducia numero 48 sul processo lungo, ennesima norma salva premier, non ha certo contribuito a rasserenare i rapporti politici e istituzionali, anzi, proprio all'atto dell'insediamento del neo ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma. E questo mentre restano potenzialmente sempre in pista sia la «grande, grande riforma» (così per Berlusconi), sia lo stop alle intercettazioni. Ma, appunto, se ne riparlerà da settembre. Se un eventuale nuovo quadro politico lo permetterà ancora.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi