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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2011 alle ore 16:29.

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Burqa fuori legge: primo sì in commissione alla Camera (Corbis)Burqa fuori legge: primo sì in commissione alla Camera (Corbis)

La commissione Affari Costituzionali ha dato il via libera al ddl sul divieto di burqa e niqab. Il provvedimento sarà esaminato a settembre dall'aula di Montecitorio. L'approvazione del provvedimento in commissione, ha spiegato la relatrice, Souad Sbai (Pdl), «serve per dare la sferzata decisiva a un provvedimento di libertà e civiltà. Non ci fermiamo sulla via della liberazione delle donne segregate e senza diritti».

Vietato ogni sistema di travisamento del volto in luoghi pubblici
Il provvedimento vieta il travisamento del volto in luoghi pubblici che renda la persona irriconoscibile e prevede sanzioni pecuniarie per chi contravviene il divieto. No a caschi protettivi, burqa e niqab. Sì alla partecipazione a feste o manifestazioni sportive o tradizionali. Sanzioni fino a 500 euro salvo che il fatto non costituisca reato più grave. Il giudice può anche disporre la commutazone della pena in attività socialmente utili. In caso di costrizione all'occultamento del volto imposto a terzi reclusione fino a 12 mesi e sanzione fino a 30mila euro. Pena aumentata fino alla metà se commessa su minori. La condanna in via definitiva per costrizione all'occultamento del volto imposto a terzi preclude l'acquisto della cittadinanza italiana.

La relatrice Sbai: in Francia e in Belgio la legge è già realtà
La relatrice ha ricordato che «in Francia, Belgio e nel musulmano Azerbaijan questa legge é realtà, senza che nessuna donna araba musulmana abbia nemmeno pensato di protestare, per quanto la si attendeva. Invece qui qualcuno aveva pensato di intimorirci con lettere ambigue o con dichiarazioni falsamente libertarie: noi andiamo avanti e quando il provvedimento sarà al vaglio dell'aula, la nostra spinta propulsiva sarà ancor più forte. Ce lo chiedono le donne segregate, umiliate e oppresse che ogni giorno aiutiamo a risorgere dal proprio triste destino. Questa legge é per le donne, si, ma vuole anche rendere chiaro a tutti coloro che le vorrebbero segregate, che un burqa non é un diritto di libertà ma solo e sempre un'aberrante imposizione».

Vittoria Franco (Pd): il rimedio è peggio del male
«Che errore una legge che impedisce
capi di abbigliamento, per quanto limitativi della libertà». Questo il primo commento di Vittoria Franco (Pd).«Errore ancora più grande prevedere multe e addirittura lareclusione. Il rimedio peggio del male. Una donna costretta a indossare il burqa dall'uomo di casa deve anche subireulteriori vessazioni». (N.Co.)

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