Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2011 alle ore 08:53.

My24
L'agenzia cinese Dagong declassa gli Usa al livello della Russia: singola a. Mercati asiatici in calo di oltre il 2%L'agenzia cinese Dagong declassa gli Usa al livello della Russia: singola a. Mercati asiatici in calo di oltre il 2%

Mentre gli investitori attendono con una certa ansia le decisioni di Standard & Poor's _ dopo la conferma provvisoria del rating di Tripla A al debito sovrano Usa da parte di Moody's e di Fitch _ , l'agenzia cinese Dagong ha annunciato oggi di aver abbassato ulteriormente il rating che assegna alle emissioni del Tesoro di Washington, portandolo da A+ addirittura a una singola A: lo stesso livello di Russia e Sud Africa, un gradino superiore a quello che attribuisce all'Italia. Per di più con un outlook negativo.

Dagong è una agenzia privata che pero' opera con l'autorizzazione delle autorità di Pechino, di cui è considerata un po' come il barometro anticipatore degli umori. Benché il compromesso al Congresso abbia evitato un default, secondo Dagong la decisione di alzare il tetto al debito pubblico non cambia una situazione fondamentale in cui l'aumento del debito oltrepassa la crescita economica complessiva e quella del gettito fiscale: una crisi del debito sovrano Usa appare prima o poi "inevitabile", tanto più che a fine 2012, secondol'agenzia cinese, il debito federale sorpasserà il prodotto interno lordo. Il presidente dell'agenzia Guan Jianzhong ha dichiarato che "i due partiti statunitensi hanno agito in modo irresponsabile e i loro comportamenti hanno messo in luce l'impatto negativo del sistema politico americano sui fondamentalieconomici". "Il nostro downgrading riflette semplicemente la realtà", ha aggiunto Guan; al rilievo che la sua mossa potrebbe danneggiare anche la Cina, principale creditore degli Usa, ha replicato: "Il nostro rating non farà perdere nulla alla Cina: semmai sono stati i rating inappropriatamente alti assegnati dalle agenzie occidentali a spingere la Cina a efettuare invetsimenti rischiosi nel debito Usa".

Una presa di posizione ufficiale è arrivata oggi dal Governatore della banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan, che ha salutato con favore il compromesso raggiunto a Washington in quanto ha evitato il peggio, ma ha avvertito che Washington ora deve prendere misure "concrete e responsabili" per rafforzare la fiducia nei Treasuries: "Grandi fluttuazioni e incertezze sul mercato dei bond americani rischiano di influenzare la stabilità monetaria internazionale e il sistema finanziario, danneggiando la ripresa economica globale". Pechino, insomma, continua a sottolineare la sua insoddisfazione e a evidenziare_ per contrasto _ la sua "responsabilità" di grande investitore internazionale, dimostrata da ultimo con il suo sostegno ai piani delle autorità europee per contenere la crisi dell'Eurozona.

A Tokyo, intanto, si teme che lo yen (che continua a veleggiare intorno a quota 77 sul biglietto verde) possa toccare un nuovo record storico sul dollaro e si affilano le armi in vista di un eventuale intervento sul mercato dei cambi. Oggi il premier Kan, il ministro delle finanze Noda e quello dell'economia Yosano sono intervenuti a vario titolo per evidenziare che il rafforzamento dello yen non riflette i fondamentali economici e che si attendono un contributo al sostegno dell'economia da parte della Banca centrale nipponica, la quale _ il prossimo venerdì _ potrebbe allentare ulteriormente la politica monetaria. Intanto i mercati azionari asiatici soffrono _con il calo precedente di Wall Street _ i nuovi segnali di debolezza dell'economia statunitense, sui cui è parsa concentrarsi l'attenzione degli investitori dopo il momentaneo sospiro di sollievo alla notizia che il default Usa è stato evitato in extremis. L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso con un ribasso del 2,1% a 9.637,14 punti, in linea con ripiegamenti generalizzati nella regione intorno o superiori al 2 per cento.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi