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Questo articolo è stato pubblicato il 04 agosto 2011 alle ore 06:39.
ROMA
La moglie di Alfonso Papa, Tiziana Rodà, e la sua ex segretaria, Valentina Pacchiani, sono indagate dalla Procura di Napoli nell'inchiesta P4. La circostanza emerge dai nuovi atti depositati ieri mattina dei pm Franco Curcio ed Henry John Woodcock, davanti al Tribunale del riesame, in occasione del ricorso del parlamentare contro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. La consorte del deputato - i cui contratti con Enel ed Eni furono acquisiti dalla polizia giudiziaria nelle scorse settimane - è accusata di concorso in concussione mentre all'ex collaboratrice è stata contestata l'accusa di concorso in concussione ed estorsione dopo l'interrogatorio del 6 luglio scorso. In relazione alla posizione giudiziaria di quest'ultima, dalla lettura dei documenti emerge che i magistrati non le hanno creduto quando ha cercato di sconfessare le dichiarazioni accusatorie dell'imprenditore Alessandro Petrillo, che ai pm aveva denunciato di aver portato personalmente presso lo studio di Papa i soldi necessari a pagare lo stipendio della segretaria, la Pacchiani appunto, e dell'autista di Papa, Willy Esposito, ex portaborse di Paolo Cirino Pomicino, in cambio di un presunto interessamento del politico per la sua azienda.
Negli atti del Riesame c'è spazio anche per la ricostruzione di una cena cui avrebbero partecipato Vincenzo Morichini - indagato a Roma per frode fiscale e corruzione - legato alla fondazione ItalianiEuropei di Massimo D'Alema, e Luigi Bisignani, anche lui indagato nell'inchiesta P4 (si trova attualmente ai domiciliari). A parlarne è l'imprenditore Alfonso Gallo che nella testimonianza del 26 luglio scorso dichiara: «Sono stato vicino al Pd e quindi alla Fondazione ItalianiEuropei di Massimo D'Alema e in quel contesto ho conosciuto Morichini. Ho stretto un rapporto di conoscenza con Morichini e come azienda ho stipulato una serie di contratti assicurativi con la sua agenzia di Fiumicino, posto che Morichini è un broker assicurativo». Anche Gallo partecipa a quell'incontro conviviale, promosso - ipotizza - con la segreta speranza di trovare nuovi finanziatori per la Fondazione: «Probabilmente Morichini voleva dimostrarmi di avere la possibilità di introdurmi in ambienti per me utili in modo da convincermi a sovvenzionare maggiormente la Fondazione. Le dico che in quanto simpatizzante di D'Alema, con regolari bonifici, intestati alla Fondazione, l'ho sovvenzionato». Morichini, con tutta probabilità, sarà ascoltato nelle prossime settimane dai pm.
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