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Questo articolo è stato pubblicato il 07 agosto 2011 alle ore 20:18.

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Una promozione e un monito a fare subito. Francia e Germania giudicano con favore l'anticipo delle misure di riduzione del deficit deciso dall'Italia e dalla Spagna. Ma arriva la richiesta ai rispettivi Parlamenti di procedere senza titubanze e in tempi rapidi: già entro la fine di settembre. È quanto si legge in un comunicato congiunto, che è stato diffuso dall'Eliseo. I due Paesi rilevano come in particolare «l'obiettivo del governo italiano di arrivare al pareggio di bilancio con un anno di anticipo è di un'importanza fondamentale». Ora «un'attuazione rapida e completa delle misure annunciate è essenziale per restituire la fiducia dei mercati».

L'altro messaggio importante riguarda il fondo europeo salva-Stati Efsf: «Sarà rafforzato». I leader di Germania e Francia, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, hanno ribadito in una dichiarazione comune «il loro impegno per attuare pienamente» le misure decise - lo scorso 21 luglio a Bruxelles - dai capi di governo europei per affrontare la crisi, in particolare per quanto riguarda la Grecia.

Una risposta così alla richiesta, avanzata tra gli altri anche dal presidente dell'Eurotower Jean-Claude Trichet, di un pieno consenso politico a eventuali interventi per l'acquisto di titoli del debito pubblico. Intanto, secondo il Wall Street Journal, la Bce starebbe intanto valutando l'acquisto di bond spagnoli e italiani su «vasta scala».

Come sottolinea il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, l'impegno politico chiesto dalla Bce all'Italia «consiste nell'accelerazione di un percorso che avevamo già disegnato, rivolto a consolidare ancora di più la stabilita» della finanza pubblica, portando al 2013 l'obiettivo di pareggio di bilancio e allo stesso tempo sostenendo la crescita, cosa che vogliamo realizzare insieme alle parti sociali». A questo proposito il responsabile del Welfare ha spiegato che, in occasione del nuovo tavolo negoziale previsto per mercoledì «partiremo dai quattro punti sottolineati dal premier, descriveremo il percorso per arrivare al pareggio di bilancio e poi le politiche per la crescita a partire dalla riforma del mercato del lavoro». Ad avviso di Sacconi «non vi sarà difficoltà a raggiungere un'intesa con le parti sociali».

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