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Questo articolo è stato pubblicato il 08 agosto 2011 alle ore 20:58.
L'ultima modifica è del 08 agosto 2011 alle ore 20:05.

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«Il taglio del rating (degli Stati Uniti da parte di Standard's & Poor's ndr) è dovuto alle incertezze della politica». Così Barack Obama nel discorso dopo il declassamento degli Stati Uniti che si definisce «furioso» per il downgrade dell'agenzia Standard & Poor's che ha tagliato il rating impeccabile (Aaa) degli Stati Uniti ad Aa+ mantenendo l'outlook negativo. Poi però il presidente afferma: «Il mercato continua a credere che siamo da tripla A» citando Warren Buffett, secondo il quale gli Usa meriterebbero una quadrupla A. E chiarisce: «I nostri problemi sono
risolvibili».

«Abbiamo le migliori università, i nostri lavoratori sono tra i più produttivi. Siamo un paese da tripla A in grado di risolvere i propri problemi» assicura Obama che aggiunge: non c'é bisogno di Standard&Poor's «per capire che abbiamo dei problemi, serve un piano di lungo termine su debito e deficit. I mercati continuano a considerarci un paese da Tripla A, ma pesano anche problemi di ordine politico» ha continuato il presidente. «Lo stallo», riferendosi alla dura opposizione dei repubblicani, «non è costruttivo, spero che dopo il taglio del rating nasca un senso di urgenza», ha continuato l'inquilino della Casa Bianca. «La priorità resta la creazione di posti di lavoro» ha continuato Obama, invitando il Congresso, in particolare i repubblicani, ad appoggiare i tagli della tasse sulle buste paga.

In serata Obama ha sentito telefonicamente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per discutere della crisi del debito. È quanto si legge in una nota in cui si sottolinea che «la situazione dei mercati finanziari negli Stati Uniti e in Europa è stata al centro di una conversazione cordiale». Durante la telefonata si è parlato anche della repressione delle proteste in Siria. Obama ha sentito anche il primo ministro spagnolo José Louis Zapatero per chiedere un'azione coordinata al fine di evitare un rallentamento dell'economia globale.

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