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Questo articolo è stato pubblicato il 12 agosto 2011 alle ore 08:03.

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ROMA. «Ognuno faccia la propria parte, serve equità». Giorgio Napolitano ha anticipato il suo rientro a Roma dalla pausa di riposo per farsi un'idea delle misure che il Governo sta mettendo in campo per fronteggiare la crisi dei mercati e svolgere il suo ruolo di «sollecitazione» affinché da tutti, maggioranza e opposizione, vengano atteggiamenti propositivi e costruttivi. E nei prossimi giorni resterà nella Capitale per seguire da vicino l'evolversi della situazione.

Per il presidente della Repubblica, appena giunto al Quirinale, una serie di incontri: prima con il premier Silvio Berlusconi, accompagnato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, e poi ‐ separatamente ‐ con i leader dell'opposizione Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini. Ma anche un contatto, oltre che con il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, con il presidente del Senato Renato Schifani e il sindaco di Roma Gianni Alemanno in rappresentanza dell'Anci.

Incontri che continueranno anche oggi: in agenda il colloquio con il presidente della Camera Gianfranco Fini e con il segretario del Pdl Angelino Alfano.

L'obiettivo è portare a casa in tempi rapidissimi una manovra equa e il più possibile condivisa. Premier e ministro dell'Economia, nell'illustrare le misure a cui stanno lavorando ‐ alcune delle quali molto avanti nella formulazione, mentre su altre il presidente ha constatato più indecisione ‐, hanno assicurato il varo dell'attesa correzione da 24 miliardi durante la pausa dei mercati finanziari. Quindi tra oggi pomeriggio e lunedì sera. Tempi rapidi sono stati assicurati anche dal presidente Schifani, che ha dato la disponibilità del Senato a riaprire i battenti subito dopo Ferragosto.
Quanto alla condivisione, Napolitano non pensa naturalmente a misure approvate da tutti indistintamente quanto piuttosto ad un clima di confronto aperto tra tutte le forze politiche e sociali. «Ognuno faccia la sua parte con atteggiamenti propositivi e costruttivi», ha ripetuto pure ai leader dell'opposizione. Per questo il capo dello Stato avrebbe accolto come un segnale molto positivo le diverse proposte presentate da Pd e Udc.

Sulle misure Napolitano non entra nel merito, che è di esclusiva competenza del Governo. Attende dunque di vedere i provvedimenti nero su bianco per esprimere una valutazione più attenta. Ma ha comunque sollecitato il premier e il ministro dell'Economia, ancora una volta, affinché i sacrifici necessari siano distribuiti in modo «equo e responsabile» tra i cittadini.

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