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Questo articolo è stato pubblicato il 15 agosto 2011 alle ore 06:36.

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Non solo il "palmares" ma anche aspetti socio-sportivi. L'indice di sportività del Sole 24 Ore compie cinque anni e si propone con nuove voci e indicatori confermati: le classifiche pubblicate in queste pagine – una sorta di Olimpiadi tra le province – mettono in fila i risultati delle competizioni insieme a parametri di "partecipazione" e riferimenti di carattere economico e sociale.

Il tutto in relazione alla consistenza della popolazione di ogni area. Ed è la provincia di Trento a vincere (si veda la graduatoria in alto nella pagina a fianco), rafforzando una serie di piazzamenti che già non avevano eguali. Un dato di discontinuità è fornito invece dalle quattro grandi aree metropolitane, che trovano il modo di guadagnare una posizione migliore rispetto al 2010: in netto avanzamento Roma, che sale dal 35° al 14° posto, e Napoli (dal 92° al 68°), ma fanno bene anche Milano (dal 32° al 26°) e Torino (dal 54° al 43°).

In vetta
Nella top ten, il Nord-Est porta le proprie eccellenze da tre a quattro: oltre a Trento, ecco Bolzano quarta, Trieste settima e la new entry Treviso, decima, che registra una significativa performance risalendo dalla 20ª posizione.
Rimanendo fra le prime dieci, poi, ecco un evento inedito: Cagliari, al nono posto, rompe il tabù che aveva sempre impedito a Sud e isole di piazzarsi così in alto. Un successo meritato, sulla scorta di buoni piazzamenti in tre delle quattro classifiche di area: la provincia sarda è quarta per tesserati, sesta negli sport di squadra e 11ª per "sport e società".
Sul podio, in seconda posizione, Genova, vincitrice a sorpresa nel 2010, conferma la solidità del sistema sportivo locale, dove non mancano vere e proprie eccellenze (con la pallanuoto in primo luogo). Terza piazza per Perugia, che sale dal 12° posto e rappresenta un'altra novità significativa. Senza dubbio ha tratto beneficio dall'inserimento di due nuovi indicatori: è seconda per lo "sport al femminile" e primeggia nella classifica finalizzata a misurare la presenza sportiva sul territorio (nei centri diversi dal capoluogo).
Quattro vittorie "di tappa" (per i vari tipi di hockey, per le discipline del tiro, per il tennis e per palestre e impianti) non sono sufficienti a Bolzano, quarta, per salire sul podio e confermare il secondo posto dello scorso anno. Fra le prime 10 ci sono anche altre due province già "scudettate": le toscane Livorno, al sesto posto (un gradino sotto alla classifica 2010), e Firenze, che si colloca ottava, guadagnando cinque posizioni. Comunque positivo, infine, il quinto posto di Parma, che però l'anno prima era terza.

Per «insiemi»
Il "podio di specialità" riferito a tutti i 33 indicatori è riportato nella tabella a fianco: oltre a Bolzano con quattro successi, c'è Aosta con tre (sport neve-ghiaccio, Multisport, sport e turismo). Un accenno meritano anche le quattro classifiche intermedie che, in una prima fase, raggruppano per "insiemi" gli indicatori di base e definiscono successivamente il ranking finale. Nella prima, basata sul numero di tesserati (atleti, dirigenti, tecnici, giudici di gara) recentemente censito dal Coni e sulle dimensioni delle società, Trento guida seguita a distanza dalle province di Trieste e Macerata. Nella seconda, sugli sport di squadra (calcio, basket, volley e altre 10 discipline) prevale Siena staccando Parma e Genova, che perde due posizioni anche per effetto della retrocessione della Sampdoria. Nel terzo raggruppamento – sport individuali – il primato è di Bolzano che precede Trieste e Trento quasi appaiate. Nel gruppo degli indicatori che fanno riferimento al sociale e all'economia, infine, al primo posto si insedia la provincia di Perugia, che vince decisamente su Ancona e Bolzano.

Le new entry e la coda
Le tre "nuove" province – Monza Brianza, Fermo, Barletta-Andria-Trani – si inseriscono rispettivamente al 51°, 64° e 85° posto. Al solito, le province del Nord e del Centro occupano la parte alta della classifica con sole quattro province del Sud e delle isole (Abruzzo a parte) che si inseriscono tra le prime 50: Cagliari 9ª, Bari 45ª, Sassari 47ª e Brindisi 50ª. Le province meridionali, non è una novità, si concentrano prevalentemente sul fondo, e in particolare occupano gli ultimi 15 posti, dal 96° di Taranto al 110° della piccola provincia sarda dell'Ogliastra. Tra le settentrionali le ultime sono Rovigo, Lodi e Asti, rispettivamente al 91°, 92° e 93° posto.

Ricercatori Gruppo Clas
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