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Questo articolo è stato pubblicato il 18 agosto 2011 alle ore 12:49.
Benedetto XVI ha posto piede questa mattina sul suolo spagnolo, accolto all'uscita dall'aereo all'aeroporto di Madrid Barajas da re Juan Carlos di Borbone, zoppicante e aiutato da un bastone, dalla regina Sofia e dal presidente della Conferenza episcopale spagnola, cardinale Antonio Maria Rouco Varela. Sulla pista dell'aeroporto lo attendevano anche alcune migliaia di giovani pellegrini cattolici a Madrid per la 26esima Giornata Mondiale della Gioventù, che hanno acclamato il Papa, sventolando bandiere del Vaticano e della Spagna. Per Benedetto XVI è la terza visita in Spagna dall'inizio del suo pontificato, la seconda in meno di 10 mesi dopo quella del novembre scorso a Santiago de Compostela e Barcellona.
Etica fondamentale nell'economia
«Si conferma nella crisi attuale quanto è accaduto nella precedente grave crisi: la dimensione etica non è una cosa esterna ai problemi economici ma una dimensione interiore e fondamentale. L'economia non funziona solo con regolamentazioni mercantili, ma ha bisogno di una ragione etica per essere in funzione dell'uomo». Lo ha detto il Papa nell'aereo che lo portava a Madrid. Benedetto XVI ha ricordato in proposito «quanto affermato da Giovanni Paolo II nella sua prima enciclica sociale: l'uomo deve essere il centro dell'economia e l'economia non si deve misurare secondo il massimo del profitto, ma secondo il bene di tutti e quindi include la responsabilità verso l'altro. L'economia funziona veramente bene solo se funziona in modo umano, nel rispetto dell'altro secondo diverse dimensioni».
L'Europa deve affrontare i problemi insieme
«La prima - ha elencato rispondendo alla domanda di un giornalista che viaggiava con lui - è la responsabilità per la propria nazione e non solo per se stessi. La seconda è la responsabilità verso il mondo: le nazioni non sono isolate, anche l'Europa non rimane in sé, ma è responsabile per l'intera umanità e deve affrontare i problemi economici in questa chiave di responsabilità anche per le altre parti del mondo, per quei Paesi che hanno sete e fame.
«Dobbiamo proteggere il pianeta»
La terza dimensione - ha infine concluso il Pontefice - riguarda il futuro, dobbiamo proteggere il nostro pianeta, ma dobbiamo proteggere anche il funzionamento del sistema del lavoro per tutti, per pensare al domani e anche all'oggi. Se i giovani di oggi non trovano prospettive per la loro vita, il nostro oggi è sbagliato ed è male».
«La fede aiuta il dinamismo della Spagna contro la crisi»
Benché la Spagna abbia «motivi di preoccupazione» gli spagnoli li supereranno con «il dinamismo che li caratterizza e al quale contribuiscono le sue profonde radici cristiane, molto feconde nel corso dei secoli». Lo ha detto il Papa arrivato a Madrid. I cristiani convivono con altre «legittime opzioni» le rispettano e esigono «rispetto per le proprie».
Indignados versus pellegrini: sette arresti e undici feriti leggeri
Intanto è di sette arresti e 11 feriti leggeri il bilancio degli incidenti che hanno segnato la notte scorsa la fine della manifestazione di protesta degli indignados contro la visita del Papa a Madrid. Dopo la manifestazione, cui hanno partecipato migliaia di persone per contestare i costi ritenuti «eccessivi» della visita di Benedetto XI, ci sono stati momenti di pensione fra gli indignados e pellegrini presenti sulla Puerta del Sol. La polizia è intervenuta nella notte per allontanare i manifestanti anti-papa dalla emblematica piazza di Madrid. Un portavoce della polizia ha detto che ci sono stati «sette fermi e 11 feriti leggeri».
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