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Questo articolo è stato pubblicato il 19 agosto 2011 alle ore 11:56.

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Il ciclista, Vincenzo NibaliIl ciclista, Vincenzo Nibali

Ripetersi è sempre complicato e la concorrenza si annuncia più agguerrita che mai. Vincenzo Nibali torna in Spagna un anno dopo la splendida impresa che lo ha visto conquistare la Vuelta ma la strada verso il bis è piuttosto in salita per lo Squalo dello Stretto.

Tanti, infatti, i candidati al gradino più alto del podio di Madrid, a partire da Igor Anton, che spera di aver saldato il debito con la sfortuna visto che sia l'anno scorso che nel 2008 delle cadute hanno messo fine anticipatamente alla sua corsa e alle chance di successo (nel 2010 fu costretto al ritiro mentre era in testa). Ma guai a pensare a un duello esclusivo Nibali-Anton perchè al via ci sarà anche uno specialista della Vuelta, Denis Menchov.

Il russo ha vinto la classifica generale nel 2005 e nel 2007 e dopo un Giro d'Italia sottotono e un Tour de France vissuto da spettatore vorrà salvare la stagione in Spagna, forte dell'apporto di un gregario di lusso come Carlos Sastre. Ma c'è anche Michele Scarponi, che nella corsa rosa si è arreso solo a Contador e che si presenterà con al fianco corridori adatti alla salita come Niemiec, Marzano e Mori e corridori di esperienza quali Righi, Perez Arrieta e Spezialetti.

Fa sul serio anche la Radioshack, che lascia negli Usa Leipheimer, fresco vincitore del Giro dello Utah, ma si presenta con Brajkovic e Kloeden, accompagnati da una squadra tra le più forti al via (Zubeldia, Machado, Paulinho). Senza Gilbert, la Omega Pharma-Lotto riporrà le sue speranze in Jurgen Van den Broeck mentre si rivede Bradley Wiggins. Il corridore britannico del team Sky è al rientro dopo la frattura alla clavicola che ha messo fine al suo Tour de France alla settima tappa e potrà contare sull'appoggio di ottimi scalatori come Thomas Lofkvist, Xabier Zandio e Dario Cioni.

Occhio anche a Purito Rodriguez, che lo scorso anno brillò nella prima parte della corsa sprecando però forse troppe energie, lezione che potrebbe essergli utile quest'anno. Sarà comunque una bella Vuelta, con tanta montagna (sei gli arrivi in salita) e parecchie tappe in cui gli ultimi chilometri potrebbero fare la differenza in classifica generale.

Si comincia domani con la cronosquadre di Benindorm, per una 66esima edizione destinata a entrare nel vivo già dopo tre giorni con l'arrivo sulla Sierra Nevada mentre il primo vero 'scossonè potrebbe verificarsi a Salamanca, nella cronometro di 47 chilometri della decima tappa, corsa a tempo che un anno fa costò cara a Rodriguez. Poi l'approdo nei Paesi Baschi e gli appuntamenti dell'Alto El Vivero e del Puerto de Urquiola che decideranno il vincitore.

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