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Questo articolo è stato pubblicato il 20 agosto 2011 alle ore 12:17.

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LONDRA - Il 20 agosto 2009 Abdelbaset al-Megrahi esce dalla prigione scozzese dove avrebbe dovuto passare il resto della sua vita dopo la condanna per l'attentato terroristico di Lockerbie del 1988 che causó la morte di 270 persone. Scoppia la polemica: i parenti delle vittime, gran parte delle quali erano americane, e il Governo Usa criticano aspramente la decisione. Il Governo scozzese, che ha giurisdizione in materia, spiega di avere deciso di liberare il cittadino libico per ragioni umanitarie, perché malato di cancro terminale e con poche settimane di vita.

Oggi, esattamente due anni dopo, al-Megrahi é ancora vivo. Di aspetto fragile e in carrozzella, ma vivo. Qualche giorno fa è stato filmato a una manifestazione di sostegno per il colonnello Gheddafi a Tripoli, la cittá dove ha vissuto dal suo trionfale ritorno due anni fa. Il Governo di Edimburgo stamattina ha difeso la decisione di liberarlo, sostenendo che è stata corretta e presa in buona fede. "Due anni di dettagliato scrutinio da parte di legali americani, britannici e scozzesi hanno portato alla conclusione che al-Megrahi è stato liberato solo ed esclusivamente per ragioni umanitarie in linea con le leggi scozzesi," ha detto il portavoce del premier scozzese Alex Salmond. Le accuse che dietro la decisione ci fossero pressioni del Governo britannico e di società come Bp interessate a contratti nel settore petrolifero e del gas in Libia sono state tutte respinte.

Secondo la massima autoritá in Gran Bretagna sul tumore alla prostata, il professor Roger Kirby, direttore del Prostate Centre di Londra, è molto difficile prevedere quanto un paziente puó sopravvivere e al-Megrahi probabilmente è ancora vivo perché gli vengono somministrate pillole dell'ormone abiraterone, che non sono disponibili in Gran Bretagna.
Intanto al-Megrahi, che si è sempre dichiarato innocente e aveva rinunciato a fare appello solo in cambio della sua immediata liberazione, rischia ora di essere estradato negli Stati Uniti dove è considerato un pericoloso terrorista da punire. Fonti libiche sostengono che i ribelli che in queste ore stanno avanzando su Tripoli hanno promesso agli americani di consegnarlo alle autoritá Usa quando prenderanno il controllo della cittá. La fine del regime di Gheddafi potrebbe coincidere con la fine della libertà di al-Megrahi.

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