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Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2011 alle ore 17:27.

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Potrebbe concludersi con un'archiviazione la vicenda giudiziaria di Dominique Strauss-Kahn, l'ex direttore generale del Fondo monetario internazionale accusato di violenza sessuale nei confronti di una cameriera di New York. All'udienza fissata per martedì prossimo, 23 agosto, il procuratore di Manhattan chiederà al giudice di far cadere tutte le accuse contro Strauss-Kahn, rendendolo così libero di tornare in Francia.

È quanto scrive oggi il tabloid Usa New York Post, citando fonti vicine al procuratore Cyrus Vance. In questo caso, Strauss-Kahn sarebbe libero di lasciare il Paese e tornare in Francia. Secondo il New York Post, il procuratore sosterrà in aula che le accuse di stupro mosse dalla cameriera del Sofitel Hotel di New York contro Strauss-Kahn non possono essere provate «oltre ogni ragionevole dubbio». Il procuratore ha convocato per domani la donna, Nafissatou Diallo, e il suo avvocato.

Già nei giorni scorsi si sono rincorse le voci secondo cui l'avvocato di Nafissatou Diallo, la cameriera del Sofitel di New York che sostiene di essere stata violentata il 14 maggio scorso da Dominique Strauss-Kahn, starebbe tentando di raggiungere un accordo economico con i legali dell'ex numero uno dell'Fmi. In cambio la donna sarebbe pronta a ridimensionare le sue accuse sul fronte penale. Le voci sono state subito smentite dal legale della Diallo, che ha parlato di «voci false». Tra le parti non mancati autentici scontri verbali, con gli della donna che hanno accusato l'ex direttore generale del Fondo monetario di essere «sadico e violento» e mentre i legali del francese che hanno bollato la Diallo di essere «disonesta e inattendibile», interessata solo a «fare soldi»

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