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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2011 alle ore 12:28.

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Inizia otto anni fa la battaglia con il tumore di Steve Jobs, il fondatore di Apple che ha annunciato le sue dimissioni da amministratore delegato. La prima diagnosi di cancro al pancreas risale all'ottobre del 2003, ma non viene resa pubblica. Nell'estate dell'anno successivo dichiara di aver superato l'intervento e di non aver bisogno di chemioterapie: a sostituirlo per alcuni mesi sarà il suo braccio destro, Tim Cook. Intanto l'ipod diventa un successo globale: dimostra una strada per costruire un'economia legale della musica su internet e risolleva le sorti di Apple.

Dopo l'intervento Jobs ha perso peso. Racconta la sua lotta contro il tumore durante un discorso per la laurea "honoris causa" all'università di Stanford. Dice che «non si possono connettere i punti guardano avanti, si può farlo soltanto guardano indietro». È un racconto toccante e fa il giro del mondo attraverso un video.

Ma la battaglia non è conclusa. Nel 2007 debutta l'iPhone con la scommessa sulle applicazioni software per la telefonia mobile. E nell'estate dell'anno successivo riprendono le indiscrezioni sulle sue condizioni di salute: il fondatore di Apple spiega che è una questione personale e non lascerà la guida dell'azienda. Gli investitori, però, non sono convinti: il titolo perde in borsa il 10 per cento. Non sarà presente nemmeno sul palco del Macworld, la conferenza dove aveva parlato al suo pubblico per undici anni di fila. Si moltiplicano le speculazioni e i dibatti su internet. Nel 2009 Jobs cede le redini dell'azienda per le operazioni "day to day" a Tim Cook, ma conserva la supervisione delle decisioni strategiche. È un momento delicato. E dice: «Spero di rivedervi in estate». Deve affrontare un trapianto di fegato e supera l'operazione chirurgica. Le condizioni di salute, però, restano ancora precarie. All'inizio di quest'anno affida per la terza volta la guida a Cook.

Alcune fotografie mostrano un Jobs pallido e dimagrito che si avvicina all'automobile. Apple conquista il podio come società quotata con maggiore capitalizzazione, dopo aver superato anche la compagnia petrolifera Exxon. La scorsa settimana ricominciano le speculazioni sulla sua salute: l'uscita della sua biografia ufficiale viene anticipata a novembre. Ieri ha rassegnato le sue dimissioni dall'azienda che ha fondato con un gruppo di amici a partire dal garage di una piccola città californiana. Dove il suo sogno ha raggiunto il mondo.

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