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Questo articolo è stato pubblicato il 26 agosto 2011 alle ore 06:41.

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Il direttore ed editore del quotidiano online Avanti! Valter Lavitola, chiamato in causa dal settimanale Panorama a proposito di un'inchiesta della Procura di Napoli per estorsione ai danni del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, si dice estraneo ai fatti e pronto a fornire ogni chiarimento ai giudici. «Non mi è stato notificato nessun avviso di garanzia - dice Lavitola - e mi trovo nella situazione paradossale di dover esercitare i miei diritti di difesa a mezzo stampa. Ritengo però doveroso spiegare che si tratta di eventi privi di qualsiasi rilevanza penale, consistiti nel sostegno economico ad una famiglia in pesante difficoltà».

«Ho conosciuto Tarantini e la moglie - spiega ancora Lavitola - lo scorso anno, in quanto la figlia ha la stessa età di mio figlio e frequentano la stessa scuola. Mi hanno chiesto se potevo aiutarli, con dei piccoli prestiti, in quanto dopo le note vicende erano in pesantissime difficoltà economiche. Cosa che ho fatto. Tali importi, molto più modesti dei 500mila euro ipotizzati, mi sono stati rimborsati dal Presidente Berlusconi in varie piccole tranche». Tarantini - prosegue Lavitola - «recentemente mi ha chiesto un prestito di 500mila euro per poter riavviare un'attività che gli consentisse di riprendere a lavorare. Tale importo non è stato corrisposto al Tarantini, il quale riteneva però che avessi la disponibilità della somma che lui aveva richiesto in prestito. In ogni caso ci siamo visti, abbiamo chiarito, e gli ho confermato che il prestito sarebbe stato finalizzato esclusivamente per avviare un'attività».

«Le foto citate - dice ancora Lavitola - non erano pseudonimo di migliaia di euro, come dedotto dai Pm, ma vere foto richiestemi da molti simpatizzanti del Pdl residenti all'estero, dovrei averne ancora qualcuna. Non sono consigliere di Palazzo Chigi per il Sud America, benchè avrei ambito a esserlo. Perciò in alcuni casi mi sono interessato a questioni di quell'area, che conosco molto bene. Mi sembra fantasioso che con i presunti 500mila euro si possano sostenere allo stesso tempo quattro investimenti e addirittura uno nel settore dell'acqua pubblica dove, come noto, si inizia a discutere da diverse decine di milioni di euro in su».

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