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Questo articolo è stato pubblicato il 26 agosto 2011 alle ore 21:11.
Da lunedì 5 settembre, giorno di apertura del Senato, verranno alzati i prezzi del menù del Senato. «Si potrà mangiare tra i 25 e 30 euro per un primo, una bevanda, un secondo e un po' di frutta. Un po' di più se si mangia anche l'antipasto. Abbiamo triplicato il prezzo precedente». Lo ha annunciato Angelo Maria Cicolani, senatore questore, ai microfoni del programma "La zanzara" di Radio 24. «Gli spaghetti al pomodoro costeranno 6 euro circa, quelli all'astice 15/18 euro» conclude il parlamentare del Pdl.
La polemica sui prezzi del ristorante del Senato è scoppiata le scorse settimane. Sul web infatti è finito il menù del ristorante di Palazzo Madama dai prezzi a dir poco popolari. Qualche esempio: lamelle di spigola con radicchio e mandorle per 2,76 euro. E poi risotto con rombo e fiori di zucca alla modica cifra di 3,34 euro. Passando ai secondi, il menù del ristorante del Senato prevedeva poi un filetto di Orata in crosta di patate per appena 5 euro e 23 centesimi. La diffusione in rete dell'onorevole menù, come è stato ribattezzato, ha riscatenato le polemiche sui privilegi della "casta" dei politici proprio nei giorni in cui si discute della manovra finanziaria e dei sacrifici chiesti ai contribuenti.
Che la battaglia contro gli sprechi della politica sia lontana dall'essere vinta. Il questore Angelo Maria Cicolani, intervistato da Radio 24, svela a questo proposito particolari inediti. «Per gli affitti dei magazzini del Senato spendiamo un milione e quattrocento mila euro per 12/13 mila metri quadrati - spiega - ma sono pieni di montagne di carta igienica oltre agli archivi». E spiega: «Hanno esagerato negli ordini perché più si ordinava più si risparmiava. Se riduciamo il numero dei senatori siamo approvvigionati per tre legislature, ci faremmo il giro della terra». Sul tema dei magazzini il questore Cicolani aggiunge ancora: «Basterebbero la metà dei metri quadri. Per risparmiare stiamo cercando degli immobili del demanio, potremmo arrivare a spendere 500mila euro».
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