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Questo articolo è stato pubblicato il 01 settembre 2011 alle ore 16:21.

Confusione e sconcerto. La credibilità della manovra italiana è sempre più in dubbio agli occhi della stampa estera. Il Financial Times parla di "Promesse spezzate" e si domanda per quanto tempo ancora la Banca centrale europea continuerà ad acquistare titoli di Stato italiani se il Governo italiano non manterrà il patto di varare un rigoroso pacchetto d'austerità e riforme strutturali per la crescita.
Il Wall Street Journal avverte che le "buffonate di Berlusconi" mettono a rischio l'intera zona euro. Anche Les Echos sottolinea che il comportamento del Cavaliere "rischia di far ripiombare nella crisi tutta l'eurozona". El Pais descrive lo "sconcerto generale" di fronte a un piano d'aggiustamento che "si trasforma di minuto in minuto".
Un editoriale del Financial Times intitolato "Promesse spezzate" sottolinea che il patto informale in base al quale la Bce aveva avviato un'operazione d'emergenza per acquistare titoli italiani rischia di andare a rotoli. "La colpa è interamente di Silvio Berlusconi, primo ministro, e dei partner della sua coalizione": il piano d'austerità del 12 agosto, che secondo il Ft aveva molto di encomiabile, era ancora fresco d'inchiostro quando sono scoppiate le liti nella coalizione di maggioranza.
Berlusconi e i suoi colleghi – osserva il Financial Times - hanno un bel chiacchierare del rafforzamento dell'eterna lotta all'evasione fiscale. Ma quando un Governo europeo basa i suoi piani di bilancio sulla lotta all'evasione, secondo il Ft, "vuol dire che è a corto di idee e di forza di volontà politica". Altrettanto poco plausibile, per il quotidiano, è il risparmio preventivato con il dimezzamento del numero dei parlamentari.
"Se viene fuori che si annacquano anche le proposte per l'apertura delle professioni protette, Berlusconi perderà quel poco di credibilità che ancora gli rimane come premier", continua il Ft. "Sono tempi pericolosi per l'Italia sui mercati del debito", conclude l'editoriale del Financial Times. "La confusione politica e la continua diluzione delle misure d'austerità non promettono niente di buono per il futuro".
In una corrispondenza da Roma, il Financial Times bastona la coalizione di Governo, "disfunzionale" e "piena di scandali", impantanata nelle dispute sull'aspetto finale del pacchetto d'austerità. La crisi, prosegue il Ft, ha portato a galla le debolezze di quasi tutti i principali attori della politica italiana, dal premier al ministro delle Finanze Giulio Tremonti, dal Partito democratico ai sindacati. Anche se Berlusconi continua a ripetere che completerà il suo mandato fino alle elezioni del 2013, "il crollo del governo non può essere escluso". Se alla fine avranno la meglio le proposte di Tremonti, come ipotizzano alcuni osservatori, "ciò rafforzerebbe la sensazione generale che l'era di Berlusconi stia arrivando alla fine", scrive il Ft.
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