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Questo articolo è stato pubblicato il 01 settembre 2011 alle ore 07:38.
L'altra novità in arrivo, non meno rilevante anche per il suo evidente obiettivo di deterrenza, riguarda l'annosa questione della mancata emissione degli scontrini fiscali. Qualora degli accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza si accerterà che l'emissione degli scontrini è palesemente inferiore al giro di affari dell'esercizio, si prospetta anche la sospensione della licenza per l'esercente infedele con pubblicazione del nome sui giornali.
Per quel che riguarda le cooperative, come già annunciato al termine del vertice di Arcore di lunedì scorso, si va verso il taglio delle attuali agevolazioni fiscali. La strada è quella dell'aumento del 10% della tassazione sugli utili accantonati a riserva, mentre le norme in vigore prevedono che tali utili siano imponibili solo nella misura del 30 per cento (percentuale ridotta al al 20% per le cooperative agricole ed elevata al 55% per quelle di consumo).
Quanto al possibile aumento dell'Iva, che potrebbe propiziare nuove entrate per almeno 3,7 miliardi, la decisione al momento è di utilizzare questa nuova fonte di gettito più avanti, in contemporanea con l'avvio dell'esame della legge delega sulla riforma fiscale, come vorrebbe il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, o a fine anno qualora fosse necessario reperire ulteriori, nuove risorse.
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Le misure in discussione
STRETTA ANTI-EVASIONE
Rafforzamento del redditometro soprattutto sulle situazioni reddituali e patrimoniali a rischio evasione. Stretta sulle società di comodo, attraverso l'inasprimento dei paletti già previsti dalla normativa in vigore e l'incremento del livello minimo oltre il quale scatta la tassazione. Le società in perdita dopo tre anni verranno assimilate alle società di comodo. Drastico rafforzamento della soglia oltre la quale scatta la fattispecie penale (previsto anche il carcere) per i reati antievasione. Si prospetta anche la sospensione della licenza per l'esercente che emette scontrini di valore inferiore a quello reale, con pubblicazione del nome sui giornali
CONCORDATO
L'ipotesi non compare tra le opzioni dei tecnici dell'Economia, ma in sede politica ieri sera prendeva corpo la possibilità che il nuovo e più stringente meccanismo di accertamento del reddito effettivo potesse essere accompagnato da un concordato. In sostanza il maggior imponibile accertato potrebbe essere "sanato" attraverso il pagamento di un'imposta forfettaria. Il meccanismo è ancora da definire, con relativo gettito che andrebbe a incrementare la "dote" di 2 miliardi assicurata dal nuovo pacchetto antievasione in arrivo
TAGLIO DEI TRIBUNALI
Previsti tagli e accorpamenti di piccoli tribunali e procure, di sezioni distaccate di tribunale, riduzione degli uffici non circoscrizionali dei giudici di pace. Sarà ridefinito l'assetto territoriale
degli uffici giudiziari «secondo criteri oggettivi e omogenei
che tengano conto dell'estensione del territorio, del numero
degli abitanti, dei carichi di lavoro e dell'indice delle
sopravvenienze, della specificità territoriale dell'utenza, del tasso d'impatto della criminalità organizzata e della necessità di razionalizzare il servizio giustizia
nelle grandi aree metropolitane»
2 miliardi
Si stima che l'intero pacchetto delle misure antievasione dia un gettito di oltre 2 miliardi
?
L'ipotesi di concordato, ancora da definire nel dettaglio, non è stata quantificata in termini di gettito
80 milioni
I risparmi ottenuti con le misure relative al settore giustizia sono stimati in circa 80 milioni
PENSIONI
Salta la norma che escludeva dal calcolo dell'età contributiva
(per chi va in pensione con 40 anni di contributi) gli anni riscattati del corso di laurea
e del servizio di leva.
Ma sulle pensioni si continua a trattare: allo studio un intervento soft sulle donne del settore privato: disincentivi per chi va in pensione sotto i 65 anni. Se anche su questa opzione il Pdl non la dovesse spuntare, il capitolo previdenza verrebbe comunque vincolato all'apertura di un tavolo autunnale sull'aumento dell'età pensionabile agganciato alla delega sull'assistenza
AGEVOLAZIONI COOP
Si va verso il taglio delle attuali agevolazioni fiscali per le cooperative. La strada è quella dell'aumento del 10 per cento della tassazione sugli utili accantonati a riserva, mentre le norme in vigore prevedono che tali utili siano imponibili solo nella misura del 30 per cento (percentuale ridotta al al 20 per cento per le cooperative agricole ed elevata al 55 per cento per quelle di consumo).