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Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2011 alle ore 15:46.

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L'inaugurazione della Coppa del mondo venerdì, con Nuova Zelanda-Tonga, la prima partita dell'Italia due giorni dopo, ad Auckland contro l'Australia. Che dopo dieci anni si è appena presa la soddisfazione di rivincere il Tri Nations, battendo gli All Blacks nel confronto decisivo, e di mettere a segno l'accoppiata con il SuperRugby, il torneo che mette di fronte le migliori selezioni di Nuova Zelanda, Sudafrica e Australia, andato quest'anno ai Queensland Reds.

Insomma, il calendario ci mette subito di fronte la partita "impossibile", che gli australiani, oltretutto, dovrebbero affrontare a pieni giri, visto che nel turno successivo per loro arriverà l'Irlanda e solo dopo potranno "rilassarsi" con Usa e Russia.

D'altronde, per l'Italia questo sta diventando un rito che si ripete con poche varianti sostanziali dal 2003 a oggi. Prima partita con avversari fuori dalla portata (nel 2003 e nel 2007 ci toccò la Nuova Zelanda), due incontri con squadre abbordabili, infine ci si gioca il secondo posto, e l'accesso ai quarti, con una europea da Sei Nazioni che ci sopravanza per tradizione, esperienza e ranking mondiale. In ambito Coppa del mondo, furono una prima il confronto con il Galles di otto anni fa (perso 27-15) e quello con la Scozia a Saint-Etienne nel 2007 (perso 18-16). Anche con l'Irlanda gli azzurri non hanno mai giocato ai Mondiali: ci toccherà il 2 ottobre a Dunedin e vedremo se stavolta l'esito sarà diverso.

Le prime due del girone C andranno a incrociarsi nei quarti di finale con le superstiti del girone D: facile immaginare un Sudafrica al primo posto (e quindi un eventuale scontro degli azzurri, se faranno l'impresa e passeranno il turno, con gli Springboks campioni uscenti). Difficile pronosticare la seconda, nella pool dei sudafricani: Samoa e Figi hanno già eliminato il Galles in passato e questo potrebbe pesare anche psicologicamente sui Dragoni, che devono fare a meno di diversi infortunati.

Il girone A è quello che sembra lasciare meno dubbi riguardo alle due protagoniste. Nuova Zelanda e Francia si giocheranno il primo e il secondo posto nello scontro diretto del 24 settembre all'Eden Park di Auckland, e ben difficilmente potrebbero ritrovarsi ad avere seri problemi con Tonga (che pure nel 2007 disputò un buon torneo), Giappone e Canada. Ad aspettare nei quarti una delle due big sarà quasi sicuramente l'Inghilterra (favorita nel girone B), che però non troverà in Argentina e Scozia due avversarie di poco conto. Può essere proprio Argentina-Scozia (il 25 settembre a Wellington) il match decisivo per mandare avanti l'una o l'altra, con una leggera preferenza per la formazione europea, perché i Pumas hanno perso troppi giocatori (a partire dal mediano di apertura Hernandez, fuori per infortunio) rispetto alla squadra che in Francia conquistò un fantastico terzo posto. Non si può sottovalutare, però, il confronto sul piano fisico che anche le altre due partecipanti alla pool (Romania e, soprattutto, Georgia) sapranno proporre alle contendenti.

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